
“Studi per un perpetuo sbocciare”, anteprima di stagione domenica 5 ottobre al Teatro comunale di Badolato con la restituzione della residenza di danza di Maya Oliva
Sabato 04 Ottobre 2025 12:09 di Redazione WebOggi.it
In attesa dell’avvio della nuova stagione della rassegna SPAc (South Performing and Acting) ideata e realizzata dal Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC / Ministero della Cultura, Regione Calabria / Cultura, e Comune di Badolato, nell’ambito delle attività della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti, che sarà resa nota nelle prossime settimane, domenica 5 ottobre alle ore 18:30 ci sarà la restituzione pubblica della residenza della danzatrice e coreografa Maya Oliva. Il titolo del lavoro su cui Oliva, insieme al compositore Atte Elias Kantonen, ha lavorato nelle ultime settimane in residenza a Badolato è “Studi per un perpetuo sbocciare”.
«Si tratta di una ricerca sul convogliarsi della carica energetica del preludio di un’opera lirica. Un interesse per questo veicolo e per il suo potenziale: il momento prima della parola, allo stato germinale, di fioritura – spiega la stessa Maya Oliva -. In questo spazio temporale sospeso e dilatato, il corpo della danzatrice diventa il canale di una figura femminile catapultata attraverso il tempo. Un’entità che percorre e trapassa corpi ed emozioni di molteplici donne, storiche e non, nei secoli, incarnando in sé una mancanza al contempo secolare e presente. Un assolo che pone anche la domanda: come avere una voce, là dove non la si ha?»
Lo spettacolo si ispira a testi come le prime sei pagine mancanti del “Vangelo secondo Maria Maddalena”, oppure all’antico poema “Il tuono, la mente perfetta”, scritto al femminile: «Un indovinello colmo di paradossi – afferma ancora Oliva -, simbolo di una forza vitale che avanza tra le proprie moltitudini, nonostante le avversità. Ma si ispira anche a mia madre, alle donne che mi hanno preceduta, a quelle che mi circondano, che non conosco e che mi accompagnano».
L’ingresso è gratuito.