A Catanzaro sold-out per i tre giorni di rappresentazione della Commedia “A ‘mbasciata” al teatro del Centro Polivalente “Maurizio Rossi”
Lunedì 18 Marzo 2024 11:32 di Redazione WebOggi.it
Sold-out per i tre giorni (15, 16 e 17 marzo 2024) di rappresentazione della Commedia “A ‘mbasciata” presso il teatro del Centro Polivalente “Maurizio Rossi”.
Un’operazione di alto livello culturale ha rappresentato la messa in scena della Commedia “A ‘mbasciata”, scritta e diretta da Marcella Crudo e interpretata dalla compagnia amatoriale “A Filanda”, Associazione presieduta del cav. Giorgio Ventura.
Lo spettacolo è stato organizzato presso il Centro Calabrese di Solidarietà presieduto dalla d.ssa Isolina Mantelli.
L’autrice nella sua scrittura utilizza il dialetto tra esperienza, creatività e fantasia per esprimere il senso di appartenenza alla Città in cui è nata.
La Nostra và alla ricerca del vocabolo arcaico, di cui riesce a mantenere il significato e le accezioni linguistiche, riscopre le tradizioni e le mantiene vive, in maniera straordinaria, attraverso il sorriso sarcastico e l’ironia liberatoria. Il suo lavoro non si colloca ai margini della letteratura ufficiale, ma mantiene dignità epistemologica in quanto portatore di valori che trovano le loro radici nella valenza reale della storia della Citta di Catanzaro.
Titina la protagonista è vittima di un inganno, a sua insaputa, il marito ha dilapidato, giocandosela a carte, la dote della figlia Rosetta.
La protagonista teme che la mancanza della dote possa far saltare il matrimonio nel giorno in cui i consuoceri vengono nella sua casa a chiedere la mano della figlia, a portare, come si diceva una volta, “a’mbasciata”.
Tra gag e colpi di scena, lo zio sempliciotto Arcangelo, grazie ai risparmi della sua pensione, riesce a far sposare i due ragazzi e a dare una lezione di vita a tutti.
La Compagnia amatoriale ‘A filanda, costituita dai Soci dell’U.T.E.: Università delle Terza Età e del tempo libero, con questo lavoro intende essere una presenza attiva nella Città, in termini di autenticità, per un rinnovamento valoriale e culturale; vuole, inoltre, recuperare una visione del mondo a misura d’uomo rappresentando allo spettatore tradizioni e costumi che, attraverso una mutazione antropologica e culturale, tengano ben ferma e desta la memoria del passato.