
Santelli: "Ereditata situazione disastrosa. Per la Regione lavorano 800 persone, non si sa a che titolo"
Martedì 28 Aprile 2020 08:28 di Redazione WebOggi.it
Durissimo l'intervento nella sessione bilancio del Consiglio regionale tenutosi ieri da parte del presidente della Regione Calabria, Jole Santelli.
"Abbiamo ereditato una situazione disastrosa. Grave la massa debitoria dei Comuni e inaccettabili gli sprechi degli enti sub-regionali. Avremo molto da fare per presentarci con la schiena dritta davanti alla Corte dei Conti. Abbiamo enti in liquidazione da 8 anni che procedono ancora ad assunzioni. Una contraddizione in sé.
Un altro problema serio è la riorganizzazione del contenzioso. Subiamo pignoramenti su pignoramenti anche in cause che abbiamo vinto. Sui 70 miliardi che il governo vuole mettere sul Covid, 10 vengono sottratti alle Regioni meridionali che non saranno contropartita immediata ma solo la promessa di una riprogrammazione. Il Sud ha pieni i cassetti di cambiali scadute del governo italiano. Abbiamo bisogno di risposte subito.
Chiediamo che la medesima flessibilità che Roma chiede a Bruxelles, Roma la conceda alle Regioni. Dobbiamo essere in grado di aiutare imprese e cittadini anche per evitare infiltrazioni criminali. Abbiamo la necessità di snellire le procedure perché sono convinta che più sono snelle e trasparenti, meno si annida corruzione e criminalità. Più sono contorte, più aumentano le firme, più c’è pericolo di corruzione.
Stiamo lottando per ricevere subito i fondi che competono alla Regione Calabria e continueremo a farlo con forza, perché uno dei miei più grandi timori non è solo la crisi economica ma a chi, in queste difficile momento, famiglie e imprese rischiano di rivolgersi. Dobbiamo evitare che l’emergenza Covid-19 diventi opportunità per qualcuno che non ha un buon rapporto con la legalità. Vogliamo sbarrargli la strada ed arrivare prima.
Non è bello fare il processo a chi c’è stato prima ma c’è un dato di fatto: la Giunta si è insediata a marzo ed ha trovato un bilancio che non c’era. Una situazione di disagio, che oggi tutti insieme viviamo. Non è un bilancio tecnico perché ha preso delle scelte, ha fatto dei tagli nell’ambito delle proprie capacità di risorse. È un bilancio tecnico nel senso che doveva adempiere ad un obbligo formale e che quindi difficilmente poteva diventare di apertura al futuro come forse alcuni si auspicavano. Non è stato facile gestire questi mesi.
La maggior parte delle persone che lavorano con me lavorano gratis perché essendo in dodicesimi non potevamo fare i contratti. L’Amministrazione ci diceva che non potevamo fare nulla. Siccome poteva essere equivocato. Abbiamo evitato quel margine. C’è tanto di grigio che va stanato in quegli uffici. Ottocento persone in Regione Calabria e non si sa a che titolo e a fare cosa e soprattutto per arrivare a quale risultato. 800 persone non funzionari della Regione Calabria, fuori. Proverò poco a poco a capire: progetti, strutture, aziende che lavorano lì, gente da fuori. Tenteremo. Chi ha voglia di scoprire la verità: aiutateci ad aprire i cassetti e scrosteremo molto. Con questo bilancio abbiamo tagliato. Sì, un taglio lineare. Mi rendo conto che non si potevano fare cose diverse", ha concluso la governatrice.