RICCIO: “LA LETTERA DELL’ASP SUI RITARDI IN TAMPONI E TRACCIAMENTO E’ UN FATTO GRAVISSIMO. RIBADISCO NECESSITA’ DI DENUNCIARE IN PROCURA”

Giovedì 12 Novembre 2020 18:02 di Redazione WebOggi.it
 
 
 
“In questa martoriata città sembrerebbe ormai che fatti di una gravità inaudita, quali la lettera dell’Asp di Catanzaro, a firma del responsabile del dipartimento Prevenzione Giuseppe Caparello, siano il segnale che l’azienda sanitaria abbia alzato bandiera bianca nella lotta al Covid."
Così il consigliere comunale Eugenio Riccio attraverso una nota stampa.
"Per chi non lo sapesse, giova ricordare che nel documento indirizzato a Comune, Regione e Prefetto, l’Asp prospetta un vero e proprio scenario di guerra evidenziando il “notevole ritardo” degli uffici preposti al tracciamento e alla lavorazione dei tamponi, nonché alla trasmissione dei referti con notevole ritardo nella ricostruzione dei contatti delle persone positive. Va da sé che il sindaco sia stato praticamente costretto a sospendere l’attività didattica in presenza in tutte le scuole. Non posso, però, come padre di famiglia prima che amministratore pubblico, non rivolgermi alla Procura di Catanzaro, alla quale ho chiesto immediata verifica nel dipartimento Prevenzione dell’Asp per riscontrare l’eventuale sussistenza di profili illeciti nella gestione del sistema tracciamenti-tamponi.
Mi aspetto che analoga posizione venga assunta da Sindaco, Prefetto e Commissari Prefettizi di Catanzaro .
Chiedo, inoltre, che su questa vicenda si faccia chiarezza una volta per tutte: i responsabili dell’Asp spieghino ai cittadini, e non solo a loro, i motivi per cui è saltato il sistema del tracciamento e perché il dipartimento Prevenzione non sia riuscito a ottimizzare le risorse umane per far funzionare questo fondamentale strumento per la lotta al Covid-19”.

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