Regionali. Elia (Federazione Nazionale Imprenditori Crotone): "Le elezioni non possono più aspettare. Basta con giochetti di palazzo" 

Martedì 23 Febbraio 2021 10:06 di Redazione WebOggi.it

"Nelle scorse settimane potendo muovermi liberamente nelle provincie quantomeno, sono tornato attivamente ad informarmi, sullo stato di salute di alcune delle nostre aziende presenti sul territorio. La situazione credetemi è a dir poco drammatica e nessuno ne parla seriamente e concretamente. E molte tra queste, anche quelle che non hanno chiuso i battenti perché operano in quei settori che il governo nazionale nei mesi cruciali ha lasciato libere di agire trattando beni di prima necessità, sono sull’orlo di una crisi e, soprattutto, fanno i conti con tutta una serie di pesanti incertezze per quanto riguarda il futuro che, tra l’altro, non dipende neppure da loro. Come finirà? Nessuno, al momento, può dirlo e anche le aziende, con tutte le incertezze del caso, navigano a vista. Una situazione, insomma, a dir poco devastante”.

E’ il Presidente della “Federazione Nazionale Imprenditori” della provincia di Crotone, Albino Elia, ad affermarlo manifestando la propria preoccupazione per quanto sta accadendo e per quello che rischia di verificarsi da qui a qualche mese se non si interverrà concretamente.

“Questo anche perché le misure contenute nel precedente decreto Cura Italia e successivi – aggiunge Elia – sono stati soltanto panetti caldi che, non sono serviti e non serviranno a garantire aiuti sostanziali. Serve qualcosa di più drastico, di più coraggioso, qualcosa che fornisce davvero il senso di un sostegno che deve essere garantito nella maniera più evidente possibile e che vada di pari passo con la mancata fatturazione giornaliera delle attività. E, invece, molte tra queste aziende si vedranno costrette a chiudere, o nella migliore delle ipotesi a ridurre, e per di più in tempi brevi, il proprio personale, nel tentativo di limitare i costi, con ricadute occupazionali a dir poco pesanti per la nostra economia. Bisognerà presto con una programmazione regionale, modificare anche i piani per la commercializzazione, perché molti mercati sono out, e più in generale ripensare tutti gli asset. Senza imminenti ed accurati interventi commisurati ne usciremo, come regione, con le ossa rotte".

"Il sub-strato produttivo delle aree provinciali ne sarà profondamente modificato. Del resto, stiamo parlando di un governo centrale che finora ha erogato sostegno per 600/1000/2000 euro una tantum, ai possessori di partita Iva, e bonus sotto forma di credito d’imposta, imposte he chi le pagherà? E soprattutto con che coraggio chiederà alle imprese ed alle famiglie? Apro e chiudo parentesi -prosegue - (chi paga le tasse art. 53, ha diritto al lavoro art. 4., fonte costituzione Italiana. Senza dimenticare una giunta regionale ad oggi disorientata ed assente, con un FF a capo che non ha funzionato, e n governo centrale, dunque, che, a prescindere dall’emergenza sanitaria, con le sue incapacità di gestione tecnica ed intellettuale ha fatto acqua da tutte le parti paralizzando di fatto ogni attività, e distruggendo le nostre economie. La provincia di Crotone ad esempio, in uno scenario simile a mezzo di ogni singolo comune dei 27 che la compongono, senza un concreto ed imminente aiuto dallo stato e di serie politiche programmatiche regionali, anche dando fondo a tutte le proprie risorse, non riuscirà ad uscirne in maniera decorosa e dignitosa da questo disastro economico".

"Lo ribadisco: nessuno può dire, al momento, che cosa ci riserverà il futuro. Le proposte possono essere parecchie e, da questo punto di vista, la FENAPI come altre associazioni di categoria hanno intercettato in questi mesi le varie esigenze, a cominciare da quella, indispensabile, del congelamento e non della sola sospensione dei mutui, dei tributi erariali, e del congelamento di tutte le scadenze fiscali 2020. Come associazione, lanciamo una proposta alla futura giunta regionale per aiutare la nostra economia: a nostro avviso è necessario al più presto istituire una cabina di regia di andamento economico (dovrebbe farsene carico la regione, le provincie, ed i comuni in stretta sinergia con le associazioni di categoria) per monitorare, settimana dopo settimana, che cosa succede e quali sono gli addentellati più a rischio, ciò in stretta collaborazione con il governo centrale.  Dobbiamo farci trovare preparati - conclude Elia - quando l’ondata delle problematiche occupazionali e sociali ci travolgerà nei prossimi mesi. E’ necessario, tutti assieme, studiare dei provvedimenti tagliati su misura per la nostra regione. E’ un passo essenziale da compiere per garantire un futuro a noi ed ai nostri figli. Questo è davvero il momento dell’epilogo di una bomba sociale".

 


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