
Pandemia economica e ruolo delle banche: “Le imprese sono ‘autorizzate’ a ripartire dopo una chiusura di due mesi. Non aspettavano altro, la domanda che sorge spontanea è: con quale supporto?
Domenica 10 Maggio 2020 10:02 di Redazione WebOggi.it
Pandemia economica e ruolo delle banche, iniziativa del Centro Studi Politico-sociali ‘Don Caporale’ davanti alla Filiale della Banca d’Italia
CATANZARO - “Dalla pandemia sanitaria alla pandemia economica il passo è stato breve. Dal contagio - che ha provocato migliaia di morti, colpendo le persone più vulnerabili, costringendo al distanziamento sociale per sperare nel contenimento della diffusione del virus - alla “carestia” causata dal contagio tra le imprese, dopo il lockdown. Attenzione, anche in questo ultimo caso soccombono le più piccole e le più vulnerabili, nelle aree geografiche più deboli. L’emergenza economica diventa predominante rispetto a quella sanitaria, e sta già mietendo altrettante vittime. Quello che temiamo è che le misure di contenimento della crisi pensate dal Governo nazionale non saranno altrettanto efficaci. Le banche, che hanno in mano questa responsabilità, forse non sono pienamente consapevoli delle conseguenze nefaste della propria inerzia”. E’ quanto affermano Alberto Tiriolo, Fulvio Scarpino, Costanza Santimone, Massimo Maruca, Antonio Torchia e Saverio Macrina del Centro studi politico-sociali “Don Francesco Caporale”.
“Le imprese sono ‘autorizzate’ a ripartiredopo una chiusura di due mesi. Non aspettavano altro, la domanda che sorge spontanea è: con quale supporto? Una donazione di 600 euro a lotteria: chi li riceve bene chi no aspetta, nel frattempo c’è sempre la Caritas per mangiare – si legge ancora nella nota di Tiriolo, Scarpino, Santimone, Maruca, Torchia e Macrina -. Intanto, si vara un provvedimento di garanzia di 400 miliardi di euro a copertura dei rischi delle Banche, garantendo non solo il 100%, ma anche che in caso d’insolvenza agisce lo Stato stesso e le banche, da sempre abituate a questo. Si balbettano metodi impeditivi che allungano i tempi, si prevede ogni micro situazione per rallentare ciò che serviva ieri e che ora già non serve più, perché purtroppo si registrano i primi suicidi da ‘pandemia economia’. Senza dimenticare che si liberano 400 mafiosi, pronti a impegnarsi al meglio per i cittadini liberando l’usura sul territorio stremato da questa incompetenza”.