
Officine del Sud rimette assieme Occhiuto e Abramo per un convegno sulla Calabria e le sue problematiche
Giovedì 27 Giugno 2019 14:15 di Redazione WebOggi.it
Convegno partecipato e riuscito “L’autonomia della Calabria e la sua classe dirigente” di Officine del Sud. Abramo e Occhiuto dinuovo al tavolo, assieme.
Temi cruciali come Santità, Trasporti, Scuola, Enti locali e qualità della vita dei cittadini quelli trattati durante i lavori presentati dal Movimento con a capo Claudio Parente nella Casa delle Culture di Palazzo di Vetro.
Convegno arricchito dalla presenza del presidente di Demoskopika Raffaele Rio con, al tavolo dei relatori Parente, Occhiuto, Abramo e Limardo oltre al consigliere regionale Mimmo Tallini nel quadro di interventi, moderati dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti Giuseppe Soluri.
Attenzione massima alla "questione sanità", tema delicatissimo e forse tra quelli più sensibili ai rischi di un'autonomia che evidenzia le diverse velocità tra Nord e Sud. Sanità che fa comparire la nostra regione ai vertici di episodi estremi
“C’è gente morta in sala operatoria per incredibili carenze tecniche. Senza contare che è un miraggio, ciò che altrove è normale, vale a dire servizi come l’assistenza domiciliare. Non parlando poi del Pronto Soccorso in vari centri della regione. Meglio stendere un velo pietoso”. interviene Tallini.
“Era meglio quando c’era una Lega a trazione nordista. Almeno i nostri politici di vertici erano costretti a reagire, ma adesso non scorgo la traccia di un’azione concreta e qualificata”, continua.
Abramo si interroga sul federalismo, ultimo tassello di quello che il Nord sta facendo al Sud. Frutto di una questione meridionale mai risolta. Senza contare che i governatori del Mezzogiorno non studiano, non si preparano su certi temi e preferiscono quindi inviare gli assessori alle conferenze Stato-Regioni. E poi ci stupiamo se qui ci danno meno soldi o se Palermo a fronte di 3.600 impiegati comunali, ne hanno 18mila. È l’autonomia. Che ad esempio penalizza una realtà come Catanzaro. Sto sollecitando i consiglieri regionali a fare una legge, perché dopo la perdita di accreditamento delle scuole di Specializzazione rischiamo di vederci sottratta anche l’Università. sappiate che stanno controllando i parametri e il rischio c’è, quindi bisogna reagire. Subito”.
Infine tocca ad Occhiuto “Stiamo portando avanti in Calabria un progetto politico – spiega – che ci vede impegnati su un progetto di contenuti e siamo stati richiamati a un importante tema”. Chi vuol capire capisca, insomma. Io a Cosenza ho ereditato un bilancio disastrato. E parlo di debiti che partivano dal 1980 in poi. Siamo dunque andati avanti con un bilancio ingessato, andando avanti a furia di progetti. Ma questo a lungo non può pagare. È una questione di competitività. Altrimenti i nostri giovani migliori scappano. Senza contare che adesso dobbiamo fare i conti con una forza egemone come la Lega, che però è una realtà assai diversa rispetto a 20 anni fa. Non insegue più un secessionismo mascherato da federalismo, cullando l’ambizione di essere un grande partito nazionale. Un fatto positivo con cui fare i conti. Ma vorrei chiudere ancora con la nostra Calabria, una regione purtroppo sottosviluppata. Lo dicono i dati come le risultanze che ci ha fornito magistralmente l’amico Sergio Rio”.