La Calabria che la Cicas vuole...

Giovedì 09 Gennaio 2020 19:00 di Redazione WebOggi.it

 

La Calabria che la Cicas (Confederazione Generale Imprenditori Commercianti Artigiani Servizi e Turismo ) vuole:

 

-800 Km di coste devono diventare la Risorsa Economica della Regione, Blu Economy è la parola Chiave .

 

- la Rete Portuale presente in tutto il perimetro costiero deve diventare sinergia di trasporto e spostamenti.

 

- le Risorse Naturali devono essere elevate a sinergia qualificata di Turismo e Trasporti.

 

- la comunicazione deve diventare una normalità, i Comuni devono disporre aperture di punti informativi sulla Finanza Agevolata , Finanza diretta dall'Europa e Finanza Regionale , così da rendere effettiva la spesa di tutti i contributi finanziari comunitari proposti dallo Stato e dalla Regione .

 

- Cultura di Impresa significa conoscenza ed informazione , questo produce occupazione e crescita.

 

-157 Comuni al disotto dei 5.000 abitanti sono una risorsa se politiche mirate alla loro esaltazione sono guidate all'applicazione di itinerari caratterizzanti per le proposte enogastronomiche , paesaggistiche e artistiche in essi presenti.

 

- il sistema viario non può essere oltre dimenticato , va predisposto un grande progetto che metta in reale applicazione un sistema veloce di trasferimento , Lamezia Crotone Sibari .

 

- il sistema ferroviario va ripensato attuando una rete di Metropolitana di Superfice , incentivando ipotesi di nuove Società dei Trasporti Private che gestiscano la Metropolitana di Superficie .

 

- il sistema Aeroportuale non può e non deve concentrarsi solo su Lamezia Terme , serve urgente una qualificazione di Crotone e Reggio Calabria .

 

- l'incremento di Aziende Agricole deve essere una priorità, la qualificazione delle stesse passa anche sopra- tutto con strumenti idonei di pianificazione sostenibile e finanziamenti appropriati per rendere produttive e competitive le aziende nel mercato.

 

- sanità, è urgente la nomina di un Assessorato Regionale , capace di superare le incrostazioni dettate da una crisi di gestione inconsulta che ha causato la paralisi economica . Introduzione dei prezzi standard e qualificazione della spesa , garanzia di cura e ampliamenti dei posti letto per le case di cura , rsa, medicali è un imperativo al quale non ci si può sottrarre stante la richiesta dei territori . La qualificazione dei reparti ospedalieri , intensificazione dei medici e infermieri appare urgente e non procrastinabile , maggiore attenzione a crescita di Cooperative Infermieristiche e Mediche che possano attuare l'assistenza domiciliare con organizzazione di strutture mobili autoambulanza per il trasporto in ospedale.

 


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