Codacons: " Il bisogno impellente di sentirsi parte di un gruppo vincente, per noi, è un bisogno insopprimibile."

Lunedì 27 Gennaio 2020 11:31 di Redazione WebOggi.it

Don Bastiano e le vacche di Fanfani.

“E voi, massa di pecoroni invigliacchiti, sempre pronti a inginocchiarvi, a chinare la testa davanti ai potenti”.
Questa mattina tornano alla mente gli improperi di Don Bastiano quando, nel celeberrimo film di Monicelli “Il marchese del Grillo”, si scaglia contro il popolo bue.
Quella stessa massa di interessati pecoroni che anni addietro ha 
scelto di mandare a morte Gesù.
Dopo migliaia di anni la storia si ripete, ossequiando Vico.
Ed i Calabresi fanno a gara per prendere d’assalto il carrozzone.
Tutti, anche quelli che, apparentemente, parteggiavano per la fazione opposta.
Il bisogno impellente di sentirsi parte di un gruppo vincente, per noi, è un bisogno insopprimibile.
Così, come in una zattera che annaspa nel mare in burrasca, ci spostiamo tutti da una parte e, subito dopo, dall’altra, per illuderci di garantirci una stabilità.
Pensiamoci.
Tutti da una parte (anno domini 2005) 
Loiero vince con il 58,95 %.
Contrordine, tutti dall’altra parte, 
(anno domini 2010) Scopelliti vince con il 57,76 %.
Signori si cambia (anno domini 2014) Oliverio vince con il 61,41 %.
Nell’ultima piroetta, oggi, nel giorno della memoria, la Santelli sbanca con il 55,95 %.
Numeri molto, troppo simili che negli ultimi 3 lustri si sono spostati come le famose vacche di Fanfani...dove servivano.
Un popolo che non sa né leggere né scrivere, è un popolo facile da manovrare e, forse, solo per questo motivo il nostro Don Bastiano potrebbe ancora perdonarci.
Perché nonostante in tanti oggi penseranno, con orgoglio, di essersi ripresi la Calabria, in fondo “non siete padroni di un caxxo”.

Francesco Di Lieto (Codacons)


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