
VACANZE - Gli italiani scelgono l'estero, bene solo Calabria, Sicilia e Sardegna
Martedì 04 Giugno 2019 17:45 di Redazione WebOggi.it
Con l'estate che più che alle porte ormai è decisamente sulla soglia e con un piede in casa, con il "focus vacanze" vivido nella mente sia di utenti che di imprenditori, le previsioni turistico-economiche si fanno più affidabili ma il quadro generale, per quanto riguarda l'Italia, rimane sconfortante.
Da un'inchiesta del Sole24ore risulta un evidente rilancio di mete estere come Egitto, Turchia, Grecia e Spagna a discapito delle vacanze nel Belpaese e un generale taglio ai budjet. Questo si traduce, per quanto riguarda le scelte degli italiani, in una diminuzione dei giorni di vacanza, ma anche una minore fidelizzazione ad una meta del cuore per ricercare il last minute più conveniente e light.
Tra i vacanzieri italiani, quest'anno più "nomadi e oculati, che deciderano di rimanere dentro i confini nazionali. il mare e il sud sono sempre tra le scelte più gettonate. Le regioni che avranno risultati migliori, in termini di presenze e fatturazione sono Sicilia, Calabria e Basilicata, un trend che rispetto agli anni passati vede un drastico calo della Puglia.
Le destinazioni della Calabria che segnano i migliori indici di crescita sono quelle dell'area che va da Amantea-Tropea sino a Reggio Calabria (+2,6% di presenze e +3,1% di fatturato) e l'area balneare sud del Mar Ionio, sino a Isola di Capo Rizzuto (rispettivamente +2,1% e +2,9%). Bene anche le località nord del Tirreno e l'area balneare della Basilicata (+0,8% di presenze e + 1,5% di fatturato), mentre sono stabili le presenze nell'area nord del Mar Ionio sopra Crotone, ma con il fatturato in crescita del +1,1%.
La Calabria svetta inoltre tra le aree balneari con le spiagge migliori, insieme alla Sardegna e alla Sicilia. La componente naturale non può sopperire però alla mancanza di investimenti e al rincaro dei prezzi che, sempre secondo ilsole24ore, riguarda 4 operatori italiani su 10 e negli alberghi del Sud consiste un un aumento del +4,1% delle tariffe.
