RSPP esterno: ruolo e competenze di questa figura professionale

Martedì 20 Aprile 2021 11:52 di Redazione WebOggi.it

 

 

Nelle aziende in cui il Datore di Lavoro non può svolgere la funzione di Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), questo ruolo deve essere coperto da un consulente esterno.

 

Il Decreto Legislativo 81/08, ossia il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, prevede infatti l'obbligo di questa figura professionale, debitamente formata tramite corsi specifici.

 

Ma cosa fa un RSPP esterno? Il suo ruolo è ben definito all'interno della specifica normativa sulla sicurezza negli ambienti lavorativi: questa figura professionale, pertanto, dovrà valutare quali sono i possibili rischi presenti all'interno dell'azienda in cui opera, definirli e descriverli in modo da poter pianificare nel migliore dei modi un programma volto a migliorare la sicurezza stessa dei lavoratori.

 

Il referente diretto dell RSPP esterno è il Datore di Lavoro, l'unico che ha il potere di spesa e la responsabilità di attuare gli interventi previsti dall'RSPP.

 

Inoltre, insieme ad altri professionisti, ossia il medico di riferimento e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, nonché con il datore di lavoro, dovrà realizzare e aggiornare regolarmente il DVR, ossia il Documento di Valutazione dei Rischi.

 

In molte aziende il Datore di Lavoro può svolgere le mansioni di RSPP: tuttavia, le numerose competenze necessarie per la prevenzione e la gestione del rischio aziendale portano spesso i titolari di aziende a rivolgersi a consulenti esterni, molto più esperti sia per quanto riguarda la parte teorica e burocratica sia l'aspetto pratico.

Responsabilità e requisiti di un RSPP esterno

Per quanto riguarda le responsabilità, è fondamentale evidenziare che in caso di incidenti sul lavoro non sono previste sanzioni per contravvenzione.

 

Va tuttavia sottolineato che il RSPP può essere accusato di reato di evento: se, quindi, si verifica un incidente sul lavoro a causa di una criticità che non è stata riconosciuta o segnalata dall'RSPP, questi potrà pertanto essere accusato del danno causato.

 

In questo caso, così come in altre situazioni in cui si verificano incidenti sul posto di lavoro, l'RSPP ne dovrà rispondere con il datore di lavoro.

 

Ecco perché, nel momento in cui un consulente esterno viene nominato come RSPP, sarà suo compito verificare tutte le possibili situazioni di rischio presenti in azienda, siano esse causate da un'architettura non conforme alle normative vigenti oppure alla presenza di attrezzature e strumenti pericolosi.

 

Dovrà anche evidenziare quali siano tutte le corrette modalità di comportamento nei diversi reparti o dipartimenti aziendali e di utilizzo delle attrezzature, assicurandosi che l'azienda disponga di tutti i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) necessari per l'utilizzo dei diversi macchinari.

 

Le elevate competenze necessarie per svolgere il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione portano spesso le aziende a rivolgersi a consulenti esterni, formatisi tramite corsi di formazione specifici per le diverse aziende.

 

In base alla classe di rischio dell'azienda, infatti, l'RSPP dovrà maturare competenze differenti. Inoltre, il continuo evolversi della tecnologia, nonché delle normative relative alla sicurezza, porta necessariamente questa figura professionale a doversi aggiornare continuamente: gli aggiornamenti sono obbligatori per legge per poter continuare a svolgere tale ruolo.

Conclusione sul RSPP Esterno

La figura dell'RSPP è fondamentale per garantire la massima sicurezza sul posto di lavoro: per questo motivo può essere consigliabile rivolgersi a RSPP esterni, ossia professionisti della sicurezza, maggiormente esperti a definire gli aspetti burocratici e tecnici necessari per poter garantire la massima sicurezza in azienda.

 

Fonte delle informazione: https://www.studiohs.it/sicurezza-sul-lavoro/rspp-esterno/

 

 


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