Musica e videogame, due mondi che sanno cambiare pelle

Martedì 11 Giugno 2024 20:42 di Redazione WebOggi.it

Una vera e propria rivoluzione. A questo ha portato la fusione tra musica e gaming, una nuova unione che ha cambiato e sta cambiando entrambi i settori, creando un'esperienza immersiva senza precedenti.

Sì, perché la musica nei videogiochi non è solo una componente di sfondo, una semplice colonna sonora, ma un elemento chiave che ne amplifica l'emozione e stimola la fantasia. Pensate ad esempio alle colonne sonore epiche che accompagnano le avventure dei giocatori, oppure al ritmo di un videogioco thriller e di azione, l’atmosfera di uno strategico, la carica di una canzone in quelli sportivi. “La sinergia tra questi mondi – ci spiega Max Riverso, di Gaming Insider - ha dato vita a nuovi generi, nuove modalità di fruizione, creando anche nuove opportunità per artisti e sviluppatori, ridefinendo il modo in cui viviamo e percepiamo l'intrattenimento digitale e la musica”.

Proviamo a capire come, attraverso alcuni esempi.

L’esempio di Starfield

Per capire in che modo la musica sta cambiando i videogame ma anche come i videogame stanno cambiando la musica possiamo fare un nome in particolare. Quello di Starfield, uno dei giochi più attesi del 2023 e già ribattezzato, come uno dei videogame “più grandi di sempre”. Budget da oltre 200 milioni di dollari, oltre 7 anni di lavoro, progetto che porta la firma di Microsoft e che mette al centro dello sviluppo e dell’esperienza proprio la musica. Lo sa bene il compositore Inon Zur, che ha creato la colonna sonora ma che è stato coinvolto anche nel lavoro dei programmatori, perché la musica, in questo videogame, non è solo sfondo e atmosfera, è un vero e proprio personaggio. Per lanciare il nuovo titolo, allora, ecco che è stato organizzato un vero e proprio concerto: all’Alexandra Palace Theatre, di Londra, la London Symphony Orchestra ha eseguito il tema principale del videogame. Il pubblico? Tutto esaurito.

Il gaming diventa così un nuovo veicolo di diffusione e di conoscenza – continua ancora Max Riverso, di Gaming Insiderche coinvolge tutti i generi musicali. Nel caso di Starfield, ad esempio, stiamo parlando di musica classica, un genere tradizionale e antico che adesso trova una nuova forma e un nuovo media, arrivando così anche ad un nuovo pubblico”.

Nel solco della tradizione: Red Dead Redemption 2

Ma facciamo un altro esempio per capire più da vicino come musica e gaming si stanno incontrando e influenzando a vicenda. Prendiamo un classico, allora, il genere western. Che ha ritrovato in Red Dead Redemption 2 una nuova linfa. Tra i colossal più amati dagli appassionati, si inserisce in un filone che ha avuto come predecessore un certo Ennio Morricone. E proprio l’ereditò del maestro e compositore italiano si ritrovano tra le pieghe del videogame, sviluppato dalla software house Rockstar, come nel caso di “Outlaws from the West”, che accompagna quello che secondo gli utenti è uno dei migliori prologhi della storia del gaming. “Abbiamo un problema, Artur. C’è un corpo morto qui”, si sente dire nel gioco, mentre in sottofondo la musica trasporta il giocatore in un altro spazio.

Non solo melodia, ma anche brani cantati, come quello che mette insieme country e pop in “That’s the way it is”, il pezzo che accompagna l’ultima cavalcata del protagonista. Scritta da Daniel Lanois, la canzone è un inno alla strada fatta, alle avventure intraprese, al viaggio. “The many miles we walked, the many things we learned”.Le tante miglia che abbiamo camminato, le molte cose che abbiamo imparato. Come quelle su musica e videogame, su gioco e melodie. Due mondi che sembrano distanti ma che invece si uniscono, per cambiare pelle e trovare nuovi pubblici.




Galleria Fotografica




Notizie più lette