
LA PANDEMIA RACCONTATA PER IMMAGINI DA LUCA VIAPIANA
Mercoledì 29 Aprile 2020 15:53 di Redazione WebOggi.it
LA PANDEMIA RACCONTATA PER IMMAGINI DA LUCA VIAPIANA
L'artista catanzarese Luca Viapiana sceglie di raccontare attraverso la sua arte l'emergenza Coronavirus proponendo una serie di dodici illustrazioni che portano in scena personaggi e simboli della pandemia che sta sconvolgendo la vita dell'intero pianeta. La scelta dei soggetti non dà spazio alla discrezionalità dell'artista, ma utilizza le parole chiave che descrivono il fenomeno, così come raccontato nel linguaggio mediatico. Da qui, passano in rassegna tematiche, riconosciute a livello globale, che diventano figure universali in cui sono sintetizzati gli elementi che, a tutte le latitudini, riconducono all'epidemia Covid 19 causata dal virus Sars-Cov 2.
Luca Viapiana sceglie di abbracciare una selezione globalizzata e globalizzante, assecondando la terminologia adottata dai mezzi di comunicazione, seppur non condividendone il richiamo al lessico bellico. La carta dedicata al personale medico intitolata "La Prima Linea", figlia della medesima retorica, entra prepotentemente a far parte del lavoro, connotandolo.
Le opere sono realizzate partendo da una fase manuale, in cui le figure prendono vita su tavole disegnate a china, che acquistano plasticità attraverso i chiaroscuri affidati alla matita. Nella seconda fase di postproduzione in digitale, l'artista cura l'impaginazione e la colorazione dei soggetti. Un processo in cui Viapiana veste quasi i panni del regista, componendo scene diverse ma tra loro complementari che restituiscono una realtà dai toni surreali, ma colma di elementi attinti a piene mani dal nostro quotidiano.
Il tutto condensato in un prodotto figurativo armonioso e sospeso, in cui si concentra l'attenzione anche sull'aspetto della semantica, come ad esempio ne "La Zona Rossa" dove l'artista costruisce una scena affogata nei toni del rosso, in cui il virus viene letteralmente inglobato nel lastricato di una via, con l'intento di creare un nesso diretto fra contaminazione e territorio, tra linguaggio e raffigurazione.
Questa serie di illustrazioni è da considerarsi non finita. Non sapendo quale sarà lo sviluppo di questa pandemia, è aperta ad integrazioni e modifiche.
Un'opera non completa, in divenire. L'augurio è che si possa riempire di nuove tavole di speranza.
