
"L’Oro di Cosenza": per la prima volta esposti i doni votivi alla Madonna del Pilerio
Lunedì 05 Maggio 2025 11:16 di Redazione WebOggi.it
Articolo di Roberto Talarico
Un patrimonio rimasto per secoli custodito nell’ombra della devozione collettiva emerge oggi in tutta la sua intensità simbolica. Ha preso ufficialmente il via la mostra “L’Oro di Cosenza”, un evento senza precedenti che apre al pubblico il patrimonio votivo dedicato alla Madonna del Pilerio, protettrice della città.
Non semplici oggetti preziosi, ma testimonianze intime di fede: anelli, collane, ciondoli e ex voto donati nel tempo da fedeli in cerca di conforto, di guarigione, o spinti da gratitudine. Frammenti di vita, offerti con il cuore, ora finalmente restituiti alla memoria collettiva.
L’iniziativa nasce da una visione condivisa tra don Luca Perri, rettore della Cattedrale di Santa Maria Assunta, e l’imprenditore Sergio Mazzuca, in collaborazione con l’Istituto Marconi-Guarasci di Cosenza. “Ogni pezzo racconta una storia – ha spiegato don Perri – è il segno concreto di un affidamento, spesso nato in momenti di dolore o speranza. Questa mostra rende visibile il legame profondo che unisce la città alla sua patrona da generazioni”.
L’apertura ufficiale è stata celebrata alla presenza dell’arcivescovo metropolita monsignor Giovanni Checchinato, che ha sottolineato come quegli ori rappresentino “una fede semplice e profonda, capace di privarsi del poco per affidarsi al divino”.
Il percorso espositivo, allestito con cura per valorizzare tanto l’aspetto spirituale quanto quello artistico, propone una selezione di 66 pezzi scelti tra oltre quattrocento monili raccolti a partire dalla fine dell’Ottocento. Particolarmente significative le due corone d’argento ottocentesche della statua processionale della Madonna del Pilerio: una per la Vergine, datata tra il 1826 e il 1831; l’altra, del 1856, per il Bambino. Entrambe sono state restaurate nel 2011 dal maestro orafo Giovambattista Spadafora e vengono ora mostrate al pubblico per la prima volta.
Fondamentale il contributo degli studenti dell’indirizzo di oreficeria del Marconi-Guarasci, impegnati nella catalogazione e nello studio dei pezzi insieme a docenti e artigiani esperti, per ricostruire con rigore il contesto storico e simbolico di ogni offerta.
La mostra sarà visitabile fino al 28 giugno 2025, dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 12.30.