Il Commissario Madeo in Sala Zuccari al Senato per sottolineare il ruolo della Fondazione regionale dell’Arberia di Calabria

Martedì 11 Luglio 2023 10:38 di Redazione WebOggi.it

È giunto il momento di dar vita ad un’epoca nuova per l’Arberia di Calabria e di sostenere un rinascimento di tutte le comunità arbëreshë diffuse in Italia- ha affermato il Commissario Straordinario dellaFondazione Istituto Regionale Comunità Arbëreshe di Calabria,Ernesto Madeo, in occasione di un incontro svoltosi inSala Zuccari, nel palazzo del Senato della Repubblica, sul tema dell’istruzione e la comunicazione per la tutela della minoranza linguistica storica arbëreshe -. Per realizzare questa storica opportunità è necessario rimuovere i residui di qualche atavico individualismo localistico per ritrovarsi coesi come unica comunità intorno ad un progetto di sviluppo organico, spinto dalla forza di un sentimento fraterno di partecipazione e rappresentanza collettiva e motivato, soprattutto, dalla prospettiva di tutelare e valorizzare con voce più forte l’identità di una storia nobile, fatta di valori e tradizioni da manifestare e rafforzare all’interno delle distinte e singolari realtà arbëreshe sparse in tante regioni d’Italia. Questa è un’epoca matura per creare e promuovere favorevoli rapporti di scambio economico-commerciale e di sviluppo sociale e culturale con tutta l’area dei Balcani a cui sono legate le origini delle nostre comunità”.

L’intervento di Madeo, anche Sindaco di San Demetrio Corone, località della provincia di Cosenza conosciuta nel mondo come capitale dell’Arberia, è servito a ribadire anche il ruolo centrale e istituzionale della Fondazione istituita dalla Regione Calabria.

In occasione dell’incontro romano, dopo aver illustrato ai presenti un resoconto dettagliato dell’incontro bilaterale tenuto con il Presidente della Repubblica, Bajram Begaj, e della presenza di una delegazione di 200 persone dei comuni arbëreshë che hanno partecipato alla speciale Giornata dell’Arberia di Calabria nella Settimana d’Italia in Albania, organizzata dall’Ambasciata italiana a Tirana e svoltasi nella prima settimana di giugno, il Commissario Madeo ha evidenziato che tutto questo lavoro di illuministica costruzione dei rapporti con i fratelli d’oltremare deve partire e focalizzarsi sulla tutela e divulgazione della lingua arbëreshe, specie tra i bambini e le giovanissime generazioni, soprattutto alla luce dei ripetuti allarme di estinzione della lingua nell’arco di qualche decennio lanciati dall’UNESCO.

L’impegno, che spetta certamente alla scuola e alla comunità civile - ha ribadito Madeo nel suo intervento -deve partire innanzitutto dall’interno delle famiglie, dalla formazione e trasmissione quotidiana delle parole e delle espressioni della nostra lingua. Bisogna andare oltre quanto fatto sinora e promuovere congiuntamente una progettualità baricentrica che proponga alle istituzioni nazionali, regionali e comunitarie una nuova Agenda delle esigenze contemporanee delle comunità arbëreshe, oltre le tutele previste dalla Costituzione o dalle leggi regionali che si occupano della tutela delle minoranze linguistiche”.

A tal proposito, nell’esaltare il lavoro di promozione dell’Eparchia di Lungro per la diffusione e l’apprendimento nei comuni e nelle scuole della lingua arbëreshe, Madeo ha sottolineato di sottoscrivere pienamente la proposta dello studioso Pierfranco Bruni di creare una koinè unica della lingua italo-albanese, per uscire dal problema di una diversità delle lingue parlate locali che hanno una loro esercitazione grammaticale, sintattica e ortografica.


Galleria Fotografica




Notizie più lette