Il 29 marzo “Via Crucis” al Cilea di Reggio Calabria

Mercoledì 20 Marzo 2019 11:21 di Redazione WebOggi.it

 

Simón Orfila, oggi fra i bassi-baritoni più apprezzati a livello internazionale, Francesca Romana Tiddi, Sara Intagliata, Sofia Janelidze e Davide Ruberti si esibiranno, affiancati dal Coro Lirico Cilea, nella prima mondiale della “Via Crucis”, oratorio per soli, coro e orchestra con musica di Antonio Galanti e drammaturgia e testi dei Padri della Chiesa curati da Domenico Gatto.

Venerdì 29 marzo 2019, alle ore 20.30, sul podio dell’Orchestra del Teatro Cilea e del Coro lirico Cilea, istruito dal Maestro Bruno Tirotta, ci sarà il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, tra i più giovani e apprezzati direttori del momento.

 

Al centro di questaVia Crucisnon vi è la sofferenza, ma la Gloria di Cristo, che viene esaltata nella Croce, così che il grande momento della Crocifissione è visto, nel solco della tradizione giovannea, come grande elevazione. E la decisione di concludere questaVia Crucisnon con la deposizione ma con la resurrezione è proprio di questa intenzione Gloriosa, spiega Domenico Gatto, direttore artistico del Rhegium Opera Festival.

“Ogni personaggio - Angelo, Maria, Cristo, Madri della Chiesa, Padri della Chiesa - è caratterizzato da peculiari parametri musicali, da un punto di vista sia ritmico sia melodico sia armonico-contrappuntistico.

 

Ognuno dei cinque gruppi strumentali è sempre collegato a un determinato personaggio: Flauti e Ottavini all’Angelo, Oboi e Corno Inglese a Maria, Fagotti e Controfagotto a Cristo, Corno e Trombe alle Madri della Chiesa, Tromboni e Tuba ai Padri della Chiesa. L’intimo rapporto fra Madre e Figlio - Maria e Cristo - è rimarcato, per entrambi, dalla stessa tipologia di strumentini, ad ancia doppia. Allo stesso modo, l’affinità fra Madri e Padri della Chiesa, come già accennato, è sottolineata, per tutti e due, dell’uso degli ottoni”, argomento Pasquale Faucitano, referente dell’Orchestra del Teatro Cilea.

 

 

Il linguaggio utilizzato è ‘postmoderno’: non sono individuabili precisi riferimenti storici, né per epoca né per autore. In pratica, la scrittura dellaViapuò essere definita modaleggiante, a tratti caratterizzata da ambientazioni arcaizzanti o diatonizzanti, a tratti con influssi tonali di tipo classico-romantico, senza trascurare alcuni procedimenti compositivi del secolo scorso. Gli impianti tonali e modali di base, per ciascuna Stazione, si susseguono con grande varietà, prevedendo, al loro interno, ‘modulazioni’ più o meno marcate, sempre suggerite dalla circostanza testuale. Il linguaggio è sempre discorsivo, tendente a un’immediata comunicabilità e intelligibilità da parte degli ascoltatori; tutto questo, però, cercando di non cadere in situazioni banali o scontate, ma che rappresentino musicalmente la particolare condizione psicologica ed emotiva del percorso di redenzione di tutta l’umanità: laVia Crucis”, conclude Domenico Gatto.

 

La “Via Crucis” è uno degli appuntamenti della stagione 2018-2019 del “Rhegium Opera Musica Festival”, sezione “Classica Mediterranea” promossa dall’Orchestra del Teatro Cilea e dal Coro Lirico Cilea.

I biglietti del concerto sono acquistabili in prevendita al Teatro Cilea tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30, e online su botteghinoweb.com. I costi vanno dai 10 ai 40 euro. Per maggiori informazioni, si può chiamare al 3407232410.


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