Criptovalute e criminalità organizzata: un legame che si va rafforzando

Martedì 28 Maggio 2019 13:48 di Redazione WebOggi.it

Qualche giorno fa,  il giornale brasiliano Zero Hora  ha pubblicato una notizia sorprendente e destinata a far discutere. Sembra infatti che la polizia abbia eseguito l'arresto di un criminale che era intento ad un'operazione non comune: riciclaggio di criptovalute. Se il fatto fosse confermato, scatenerebbe i critici delle monete virtuali su quello che è uno dei suoi punti critici, ovvero, la possibilità che fungano da strumento per attività illecite.

 

Il Dipartimento di Stato del traffico di droga di Porto Alegre, mentre era sulle tracce di un trafficante di droga, si sia imbattuto casualmente in un'attività illecita, ma poco comune. In una casa sono stati rinvenuti, infatti, 25 computer collegati tra loro mediante software e hardware sofisticati intenti a minare bitcoin. Questa piattaforma lavorava ventiquattrore al giorno per “creare” la criptovaluta, un’attività complessa che richiede ingenti risorse per la produzione di monete.Il mining - spiegano gli esperti del  sito italiano Criptomag  - è un sistema che viene adottato quando si ha bisogno di creare una nuova moneta digitale. Come si concretizzata? Con software nati appositamente per questo. Le transazioni online sono tracciate nei blocchi: da qui si passa all’elaborazione dei software che permettono di fissare il tutto e completare la procedura di trasmissione sul canale della rete. Il blocco viene così eseguito e il processo della moneta si chiude”.

 

È stato calcolato che il “tesoro” presente nella casa ammontasse a circa 63.000 dollari. Il criminale ha dichiarato che quell'attività era ad uso esclusivamente personale (cosa che non è illegale), ma la polizia non gli ha creduto e lo ha arrestato per furto di elettricità, affermando che si era appropriato di energia altrui, per poter minare le criptomonete. Ulteriori indagini hanno rivelato che l'uomo era implicato in un omicidio e nel traffico di droga. Al di là del mero fatto di cronaca, ciò che colpisce il crescente interesse delle organizzazioni criminali verso il mondo delle criptovalute.

 

L’assenza di una vera e propria normativa in merito sta spingendo diverse associazioni mafiose al riciclaggio di denaro sporco in criptomonete. In Italia, esistono diversi  broker che consentono di effettuare trading di bitcoin,  garantendo l'anonimato della transazione. Una sistema completamente dal circuito bancario, che presenta norme di antiriciclaggio stringenti.

 

È chiaro, dunque, che la sicurezza della rete blockchain va rivista e deve essere supportata da leggi ad hoc, altrimenti il sistema di funzionamento delle criptovalute e le sue funzioni in chiave futura rischiano di collassare.

 

 

 

 


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