Coronavirus, scoperta italiana : i raggi del sole inattivano il Sars-CoV-2

Giovedì 02 Luglio 2020 16:29 di Redazione WebOggi.it

Che l'arrivo della bella stagione e del calore solare avrebbe arrestato la diffusionne del Coronavirus era cosa ampiamente prevista.

Ma, come diffuso da un articolo su "Avvenire.it" , lo studio condotto a Milano in collaborazione tra immunologi e astrofisici ha permesso di dimostrare che è il fattore specifico dell’irraggiamento solare ad avere la capacità di neutralizzare il coronavirus nelle goccioline di saliva, i famosi “droplet” che diffondono il contagio. Pubblicati in preprint sull’archivio internazionale medrxiv, nella sezione dedicata al Covid–19, i due articoli (cui sta per aggiungersene un terzo) sono frutto del lavoro di ricercatori dell’Irccs Fondazione Don Gnocchi di Milano, dell’Università degli Studi di Milano, dell’Istituto nazionale di astrofisica e dell’Istituto nazionale dei tumori.

«Il sole invia sulla Terra i fotoni – spiega Mario Clerici, docente di Immunologia all’Università di Milano e direttore scientifico del presidio Irccs Santa Maria Nascente della Fondazione Don Gnocchi – sotto tre lunghezze d’onda di raggi ultravioletti: Uv–A, Uv– B, Uv–C. Questi ultimi sono bloccati dall’ozono nell’atmosfera e non arrivano sulla Terra. Vengono usati, per esempio, dalle lampade per la igienizzazione degli acquari perché è noto il loro potere sterilizzante su virus e batteri. Ci siamo chiesti quindi se gli Uv–C sarebbero stati capaci di inattivare il Sars–CoV–2 nelle goccioline di saliva che trasmettono il contagio».

Questo sembra giustificare il fatto che continua a leggere


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