Cannabidiolo: ecco tutti i suoi benefici e le controindicazioni del CBD

Martedì 20 Luglio 2021 09:12 di Redazione WebOggi.it

Il CBD è una sostanza legalmente venduta in Italia, scopriamo di cosa si tratta, e quali possono essere i possibili benefici e le controindicazioni del suo utilizzo

 

Il cannabidiolo, molto più conosciuto con l’abbreviativo CBD, è una delle sostanze più presenti nella pianta della canapa. La cannabis per moltissimi anni è stata posta sotto stringenti leggi sul proibizionismo, in ogni sua forma e senza nessuna distinzione.

 

Tuttavia, ultimamente le cose stanno cambiando, innanzitutto si inizia a distinguere tra le principali sostanze che la compongono, cioè il THC e il CBD, mentre la prima è psicotropa e dunque illegale, la seconda non lo è, non crea dipendenza e non provoca tossicità.

 

Per questo motivo è possibile commercializzare il CBD certificato, e si possono trovare molte genetiche di erba legale su appositi siti o piattaforme online sia presso rivenditori fisici autorizzati.

 

Questo nuovo clima intorno al cannabidiolo deriva da alcune importanti decisioni, prima quella dell’ONU che ha eliminato il CBD dalla tabella relativa alle sostanze nocive prive di proprietà mediche, poi la storica decisione della Corte di Giustizia Europea che, a seguito di un combattuto processo legale in Francia, ha stabilito che qualsiasi paese facente parte della comunità europea non può vietare la libera circolazione e la commercializzazione di CBD prodotto secondo le regole in un altro stato membro.

 

Dunque, il CBD certificato, stando alle leggi europee e italiane, può essere venduto ed acquistato liberamente, tuttavia in Italia manca un’indicazione specifica che legittimi le diverse modalità del suo utilizzo.

 

Ma vediamo nel dettaglio, allora, quali sono tutti i benefici che si ottengono consumando cannabidiolo, e quali invece le possibili controindicazioni.

 

 

CBD: i possibili benefici del cannabidiolo

 

 

Come accennato in precedenza, il CBD o cannabidiolo non è una sostanza drogante, seppur contenuto ed estratto dalla pianta della cannabis sativa, che nell’immaginario collettivo viene associata ad una sostanza stupefacente, il CBD è una componente naturale, che avrebbe un potenziale terapeutico, e sarebbe in grado di provocare nell’organismo diversi effetti benefici, vediamo quali.

 

Il cannabidiolo è riconosciuto come un buon antiossidante e antinfiammatorio naturale, grazie a queste sue proprietà benefiche viene utilizzato per contrastare diverse problematiche e patologie come, ad esempio, i dolori muscolari a seguito di intense sedute sportive.

 

Grazie alla sua azione antinfiammatoria, inoltre, viene utilizzato in determinati casi legati a patologie croniche, con lo scopo di ridurre il dolore.

 

Tuttavia, uno dei benefici più noti del CBD è quello che deriva dalla sua azione altamente calmante, per questo motivo viene di sovente utilizzato da soggetti che soffrono di disturbi del sonno, di ansia o di stress.

 

A tal proposito il cannabidiolo sembrerebbe efficace per contrastare anche i problemi legati alla menopausa, come gli sbalzi di umore, ma viene usato anche per contrastare alcuni sintomi di patologie più gravi come il diabete, la depressione o le malattie cardiovascolari.

 

Inoltre, il CBD e soprattutto l’olio naturale che ne deriva, sembrerebbe essere un toccasana per la pelle, per questo motivo infatti è un prodotto molto utilizzato nella cosmetica, soprattutto per i prodotti antirughe, ed è ideale per contrastare l’acne.

 

Il CBD in alcuni paesi viene anche utilizzato come integratore alimentare, è storica infatti, la decisione della Commissione Europea nel 2020, che ha stabilito come il CBD certificato possa essere utilizzato a scopi alimentari.

 

Dunque, un prodotto naturale utilizzabile in molti ambiti e da cui si possono trarre diversi benefici, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, calmanti e antiossidanti.

 

Tuttavia, seppur lievi, possono comparire anche delle controindicazioni, scopriamo quali.

 

 

CBD: possibili controindicazioni del cannabidiolo

 

 

Alcune ricerche hanno dimostrato come alte dosi di CBD, anche assunte in maniera continuativa, sia tollerate dall’organismo umano e non presentino grandi problematiche, tuttavia, in alcuni casi o in determinati soggetti potrebbero presentarsi delle controindicazioni relative al suo utilizzo.

 

Come descritto in precedenza, il CBD esercita un’azione calmante e rilassante piuttosto potente, per questo motivo in alcuni casi sarebbe meglio non assumerlo, se ad esempio ci si deve mettere alla guida quando si è particolarmente stanchi.

 

Anche qualora si assumano dei farmaci bisognerebbe chiedere al proprio medico riguardo l’utilizzo di cannabidiolo, anche se questo non è assolutamente una medicina vera e propria.

 

Tra le principali controindicazioni relative all’utilizzo di CBD c’è sicuramente la secchezza delle fauci, pur non essendo una malattia potrebbe creare fastidio, questo succede perché il cannabidiolo agisce sui recettori che producono la saliva.

 

Assumere dosi elevate di CBD, in alcuni casi sporadici, potrebbe provocare vertigini o l’abbassamento della pressione, dunque è sempre bene non abusare di nessun tipo di sostanza, seppur naturale come questa.

 

Alcune volte, nei soggetti allergici o particolarmente sensibili, potrebbero verificarsi episodi di diarrea, tuttavia solo temporanei.

 

La cosa migliore, dunque, sarebbe utilizzare il CBD certificato e beneficiare delle sue proprietà, senza però assumerne dosi eccessive e non necessarie.

 

 

Ricapitolando, secondo la legge italiana è possibile commercializzare, e dunque vendere e acquistare legalmente CBD certificato e i prodotti derivati, ma non sono utilizzabili a scopi ricreativi. Tuttavia, l’olio di CBD può essere consumato in completa legalità.

 

Il CBD, dunque, è una sostanza non psicotropa che è acquistabile legalmente, utilizzata in diversi ambiti grazie alle proprietà benefiche che gli vengono attribuite.

 


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