A Davoli la "Festa del Nome Italia": tra i premiati aziende, enti pubblici, associazioni e professionisti che si impegnano a diffondere la storia di "Re Italo"

Martedì 20 Giugno 2023 12:35 di Redazione WebOggi.it

Celebrare il nome Italia (nato nell’Istmo di Catanzaro, tra i golfi di Squillace e di Lamezia, circa 3500 anni fa ad opera di re Italo) è l'obiettivo della “Festa del Nome Italia”, che si svolgerà al Centro Polifunzionale della Cultura in Davoli Marina mercoledì 21 giugno 2023 dalle ore 17.30 fino alle ore 20 circa. Il principale partner nell’organizzazione è la Biblioteca Pubblica di Davoli, fondata e gestita dall’associazione dei Vincenziani di cui è presidente il prof. Aldo Marcellino, con il patrocinio del Comune e della Presidenza della Regione Calabria.

A tutti i partecipanti verrà dato un “Attestato di Presenza”. Sul retro di tale cartoncino sono riportate le principali fonti storiche che documentano come, dove, perché e d chi sia nato il Nome Italia 3500 anni fa.

Tale Festa del nome Italia rappresenta un vero e proprio evento, non soltanto perché, appunto, è la prima volta in assoluto che si svolge una manifestazione pubblica del genere, ma anche perché interviene per tentare di iniziare a colmare il più possibile grosse lacune storico-educative, specialmente nella società nazionale italiana, in particolare tra i calabresi dentro e fuori i confini.

Gli organizzatori non hanno scelto la retorica celebrativa, come si fa spesso in questi casi, bensì cercheranno di presentare e far conoscere, attraverso una premiazione individuale e collettiva (di enti, aziende ed associazioni), coloro i quali si sono già impegnati e/o che continuano ad impegnarsi per diffondere il fatto che è in Calabria che è nato il nome Italia con tutto ciò che ne consegue. La premiazione consiste in una semplice pergamena e in una bottiglia dell’ottimo vino rosso “Re Italo” prodotto dalla Cantina dei Sirìti di Nuova Siri (in provincia di Matera), un luogo che apparteneva alle stesse nostre terre degli Enotri, di cui Italo era re attorno al 1500 avanti Cristo, cioè 3500 anni fa. 

ENTI PUBBLICI PREMIATI

Verranno premiati Enti, Aziende, Associazioni e Persone con motivazioni generali (essere sensibili ai temi della Prima Italia) e con motivazioni più particolari riferite all’opera di ognuno. Per l’aiuto fornito alla migliore riuscita della Festa del Nome Italia, appositi attestati verranno dati ad Aldo Marcellino, direttore della Biblioteca Vincenziana di Davoli e al suo più stretto collaboratore Palmiro Lo Giaccio. Quindi all’Amministrazione Comunale di Davoli, in particolare al sindaco Giuseppe Papaleo e al suo delegato Salvatore Pittelli, ma anche ai Carabinieri di Davoli e alla Questura di Catanzaro per l’assistenza e la sicurezza pubblica.

In precedenza, per rispetto istituzionale, Attestati pergamenati sono stati inviati per Poste Italiane (Raccomandata 1 di lunedì 15 maggio 2023 e per email delle ore 04.44), al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Senato Ignazio La Russa, al Presidente della Camera Lorenzo Fontana, al Capo del Governo Giorgia Meloni, al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, al Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso, al Presidente della Provincia di Catanzaro Mario Amedeo Mormile, all’ex Presidente dell’Unione dei Comuni e presidente GAL Serre Calabresi Marziale Battaglia. Assieme agli Attestati è stato rivolto un invito a intervenire alla Festa e/o a concedere almeno il loro patrocinio.

Hanno risposto telefonicamente tramite la propria Segreteria (per dire che non possono partecipare di persone per pregressi impegni, ma inviano saluti ed auguri): il Capo del Governo Meloni (ore 09.57 dello stesso giorno di lunedì 15 maggio), il Presidente del Senato La Russa (mercoledì 24 maggio alle ore 08.12), il Presidente della Camera Fontana (mercoledì 07 giugno alle ore 15.26).

Altri Enti pubblici territoriali che riceveranno la pergamena sono: il Comune di Catanzaro (sindaco Nicola Fiorita), il Comune di Lamezia Terme (sindaco Paolo Mascaro), il Comune di Squillace (sindaco Pasquale Mùccari), il Centro Studi e Ricerche sulla Prima Italia del Comune di Squillace (presidente onorario lo storico tedesco Armin Wolf), la Biblioteca Calabrese di Soriano Calabro (direttore Francesco Bartone) e il Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza (direttrice Maria Cerzoso).

AZIENDE PREMIATE

Quattro riguardano il mondo dell’informazione televisiva: Rai Calabria (direttore Massimo Fedele), Soverato Uno TV (editore Anselmo Greco), TeleMia (editore Media soc. coop.), TeleJonio (editore Mondial Video). E quattro il mondo produttivo: Acronèo (vini antichi) di Bàfaro Gabriele Francesco in Acri (CS), Cantina dei Sirìti (vino Re Italo) in Nuova Siri (MT) di Antonella Latronico, Delizie di Re Italo (prodotti di Calabria) di Francesco Morello in Briosco (MB) e Qual’Italy (amaro Re Italo) di Vincenzo Serra in Cosenza.

ASSOCIAZIONI PREMIATE

Sono cinque per il 2023. Associazione culturale AMICI DELLA CALABRIA in Molise con sede in Isernia, l’associazione sportiva dilettanti CALABRIANDO di Catanzaro (presidente Gilda Russo), il gruppo del nuovo folk I FIGLI DI CALABRIA di Soverato (Vito Maida alla memoria, Pietro Matacera, Giacomo Matacera, Giovanni Matacera, Pietro Cilurzo, Angelo Laganà e Gaetano Drosi), ITALIA NOSTRA sezione Soverato-Guardavalle (presidente Angela Maida) e la NUOVA SCUOLA PITAGORICA di Crotone (scolarca Salvatore Mongiardo).

PERSONE PREMIATE

Sono ben 42 le singole persone che per il 2023 ricevono tale PREMIO PRIMA ITALIA. Questi sono i nomi che riceveranno pergamena e vino Re Italo (in ordine alfabetico): ARMOGIDA Enrico – Glottologo (Sant’Andrea Apostolo dello Jonio CZ), BALLETTA Giovanni – Storiografo (Squillace CZ), BARONE Rita – Giornalista (Catanzaro), BELVEDERE Stefania – Giornalista (Cosenza), BORRARO Pietro (alla memoria) – Direttore Biblioteca Provinciale di Salerno, CAMPISI Giuseppe – Premio Re Italo / Terre degli Enotri (Lamezia Terme CZ), CAMPORA Felice – Scrittore (Amantea CS), CARDAMONE Raffaele – Giornalista (Soveria Mannelli CZ), CASTAGNARO mons. Adamo (Parroco di Conflenti CZ), CERVADORO Rosaria (detta Sara) – Traduttrice (Roma), COLLA Lamberto – Giornalista (Parma), CRISTOFARO Caterina – Casalinga (Guidonia RM), DE PIETRO Giuseppe – Giornalista (Roma), DE VIRGILIO Vincenzo – Giornalista decano (Catanzaro), ERRIGO Emilio – ex Generale GdF – attuale Commissario Arpacal (residente a Civitavecchia RM), GATTI Libero (alla memoria) – Ecologista (Copanello di Stalettì CZ), GIOFFRE’ Alberto – Architetto (Reggio Calabria), KESSEL PACE Oreste – Scrittore (Palmi RC), LAGANA’ Franco – Giornalista (Badolato CZ), LANCIANO Tito Agazio – Giornalista (Messina), MATACERA Giacomo – Ex Assessore Provinciale (Soverato CZ), MONGIARDO Salvatore – Scrittore (Soverato CZ), MUSMECI Simone – Amministratore Soverato Web (Soverato CZ), NANNI Mario – Giornalista (Roma), PASQUINO Genny – Biblioteca dei Bambini (Guardavalle CZ), PETRILLI Rosalba – Antropologia biologica (Arena VV), PIPERATA Antonio – Giornalista (Petrizzi CZ), POLITO Franco – Giornalista (Squillace CZ), PROCOPIO Pantaleone (detto Leo) – Medico (già Sindaco di Montauro CZ), SALERNO Alberico – Terre di Re Italo (Mongrassano CS), SATRIANI Andrea – Giornalista (Legnano MI), SCERRI Nick e LANCIANO Vanessa – Avvocati (Perth – W. Australia), SERIANNI Giovanni – Scrittore (Catanzaro), SIMPATICO Sonia – Guida turistica (Canton Ticino – Svizzera), SPADA Raffaele – Giornalista e Scrittore (Lamezia Terme CZ), STRATI Santo – Giornalista e Scrittore (Roma), TASSONE Antonio – Giornalista (Siderno RC), TUCCI Domenico – Medico umanista (Petrizzi CZ), URSO Rosy – Giornalista (Soverato CZ), VILLELLA Vincenzo – Giornalista e Scrittore (Lamezia Terme), VISCIDO Lorenzo – Filologo (New York USA) e WOLF Armin – Storico (Germania). Per dovere di cronaca mi sento di dover precisare che ci sono stati pure coloro che hanno rifiutato (per vari e legittimi motivi e convinzioni) tale riconoscimento del PREMIO PRIMA ITALIA: l’associazione LA RADICE di Badolato, Roberto Bressi (calabrese di Santiago del Cile) e Guerino Nisticò di Badolato.


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