A chi resta, resiste, ringrazia: AUGURI

Venerdì 25 Dicembre 2020 11:51 di Redazione WebOggi.it

In un Natale dove ogni augurio si riempie di un anno trascorso in apnea, a intermittenza tra il dovere e il potere, la pandemia che vede affacciarsi le prime dosi vaccinali, lascia spazio a una speranza nuova.

E di questa speranza vogliamo spargerne un pò anche noi.

Con un pensiero, rivolto ad ogni lettore, di vicinanza per un periodo difficile eppure intriso di certezza di un tempo migliore. Per tutti.

Un augurio in più per chi questo giorno lo trascorre lavorando: ai  nostri medici, sanitari, commercianti, ristoratori...

A chi si prende cura di noi,  che sia da una cucina come da un reparto o dalla porta accanto.

E uno più grande a chi il privilegio e la dignità di un lavoro, non lo ha più o per chi teme di non  averlo per il futuro.

Un augurio di risveglio a chi dorme, assopito da un sonno di indifferenza al malaffare e ingiustizia.

A chi resta solo in casa per necessità, e a chi quella casa l'aspetta... da solo.

A chi ha una sedia vuota a tavola, e a chi la occupa con gratitudine.

A chi la usurpa con disonore, una poltrona, con l'augurio che la lasci a chi ne è degno.

A chi resta, resiste, ringrazia.

A tutti noi, e voi, che in un Natale strano come questo, siamo ancora qui per respirarlo: AUGURI.


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