Vibo Valentia. Scalese: "Silenzio sugli attentati al cantiere dell’ospedale? La Cgil continua ad invocare legalità"

Lunedì 14 Giugno 2021 18:12 di Redazione WebOggi.it

“Dispiace davvero leggere dalle colonne di un prestigioso quotidiano locale, a firma di un autorevole giornalista che conosce bene il territorio, che dopo l’incendio che ha interessato il cantiere del nuovo ospedale di Vibo Valentia, è “calato il silenzio”. Come si fa ad affermare che “l’attentato incendiario sul cantiere del nuovo ospedale non ha destato alcuna preoccupazione, tanto meno ha suscitato le reazioni dell’associazionismo”, quando organizzazioni sindacali come la nostra hanno preso una posizione chiara e determinata in difesa della legalità, chiedendo una mobilitazione delle istituzioni per accelerare la realizzazione di una struttura come il nuovo ospedale di Vibo, fondamentale per la tutela del diritto alla salute e anche all’incremento del livello occupazionale?”. E’ quanto afferma il segretario generale della CGIL Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese.

“Non pretendiamo che abbia potuto, e voluto, leggere con attenzione la nota a firma del sottoscritto, ma ci sembra che abbia anche “bucato”, come si dice in gergo, la notizia relativa alla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza, voluta dal prefetto Roberta Lulli  - afferma ancora Scalese-. All’incontro hanno partecipato i vertici provinciali di Guardia di Finanza, Carabinieri, e Polizia ed è stato predisposto un rafforzamento delle misure di controllo e vigilanza sul sito interessato, al fine di velocizzarne la realizzazione dell’infrastruttura.

Una posizione, questa, che abbiamo avuto modo di esprimere anche in altre occasioni: siamo convinti della necessità di accelerare le procedure affinché l’opera veda finalmente la sua realizzazione, con interventi straordinari come quelli previsti dal decreto del Governo dei ministri con cui vengono nominati 29 commissari per sbloccare 57 opere pubbliche. Quest’opera ha tutte le caratteristiche per rientrare tra le priorità attenzionate: Vibo e la Calabria non possono più aspettare. Lo abbiamo detto e scritto, e lo ripetiamo. Senza paura e con convinzione, pronti a dare il nostro contributo nella lotta alla ‘ndrangheta e per la legalità”.


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