
Social Housing e Telemedicina: Parisan presenta il nuovo modello di autonomia protetta per la Calabria
Giovedì 17 Luglio 2025 09:37 di Redazione WebOggi.it
Martedì 15 giugno, presso la sede di via Buccarelli, è stato presentato il nuovo progetto di Social Housing e Telemedicina firmato Parisan Srl, storica realtà calabrese attiva nell’assistenza socio-sanitaria. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di offrire un modello abitativo innovativo, pensato per garantire autonomia alle persone parzialmente autosufficienti, integrando soluzioni tecnologiche avanzate per un supporto costante e personalizzato.
l progetto unisce alloggi assistiti di pregio, collocati in un contesto urbano ricco di servizi, a un sistema integrato di domotica, teleassistenza e monitoraggio sanitario remoto. Le soluzioni, pensate per garantire la massima indipendenza, si rivolgono a persone che, pur non necessitando del ricovero in strutture residenziali, necessitano di un sostegno quotidiano.
Durante l’incontro, il prof. Franco Perticone, Direttore Scientifico dei servizi integrati di telemedicina e domotica di Parisan, ha illustrato il cuore tecnologico del progetto. I sistemi installati all’interno degli alloggi sono infatti in grado di rilevare automaticamente comportamenti anomali – come cadute, malori o variazioni nei ritmi di vita – e inviare segnalazioni al Centro di teleassistenza attivo 24 ore su 24.
Secondo Perticone, l’obiettivo è «intercettare precocemente i segnali di fragilità», attraverso un monitoraggio costante ma non invasivo dei principali parametri vitali come frequenza cardiaca, saturazione dell’ossigeno e pressione arteriosa, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.
Sul fronte psico-sociale, la dottoressa Lucia Ferrari, responsabile dei servizi socio-educativi del Gruppo Parisan, ha posto l’accento sull’importanza della vita comunitaria. Le residenze, ha spiegato, sono pensate per garantire non solo sicurezza e assistenza, ma anche occasioni di socializzazione e benessere relazionale, grazie a spazi comuni, attività laboratoriali e iniziative culturali.
Ferrari ha inoltre sottolineato come l’inserimento in un quartiere ben servito – con parchi, negozi, bar e luoghi di culto facilmente raggiungibili – consenta agli ospiti di «mantenere le proprie abitudini quotidiane, sentendosi parte attiva del tessuto urbano».
A concludere la presentazione, l’intervento dell’avv. Antonio Iannone, responsabile legale del Gruppo, che ha illustrato le modalità di accesso al servizio e gli aspetti tecnico-amministrativi. Il progetto Parisan, ha spiegato, è strutturato per essere flessibile e sostenibile, sia per le famiglie che per i soggetti pubblici eventualmente coinvolti.
L’iniziativa, che si inserisce nel solco di un’esperienza trentennale nel settore della riabilitazione (già nel 1988 Parisan introdusse i primi sistemi robotici in Italia e nel 1999 la prima RSA in Calabria), si propone come modello replicabile anche in altri contesti regionali.
Con questa nuova proposta, Parisan non solo amplia l’offerta dei propri servizi, ma rilancia una visione moderna dell’assistenza, capace di integrare tecnologia, relazioni e qualità della vita. In un’epoca in cui l’invecchiamento attivo e la medicina territoriale sono al centro del dibattito sanitario, il progetto di via Buccarelli si candida come esempio virtuoso di autonomia protetta.