Salviamo la UMG. Consiglio comunale subito!
Lunedì 04 Novembre 2024 09:09 di Redazione WebOggi.it
La metafora dell’orchestra che continua a suonare mentre il Titanic affonda, utilizzata dal professor Ciro Indolfi qualche giorno fa per rappresentare la condizione dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, è assai tagliente e purtroppo realistica; ma vogliamo sperare non sia una sentenza definitiva.
Che l’Ateneo del capoluogo di regione sia in sofferenza per se stesso, né costituisca un valore aggiunto per la città con la quale non sembra mai essere nata una sinergia, è un dato che dobbiamo registrare senza mettere la testa sotto la sabbia . Ed è un dato dal quale ripartire e aprire – una volta per tutte – una discussione efficace che coinvolga il Rettore e il Senato Accademico da una parte, e le amministrazioni comunale e provinciale di Catanzaro dall’altra, chiamando alla sveglia anche i decisori politici regionali e nazionali eletti nel nostro territorio.
Prendendo atto che la “pax accademica regionale” fondata sulla complementarità, e non sull’antagonismo, delle offerte formative proposte dai tre atenei calabresi è stata definitivamente e sorprendentemente spezzata, e prendendo altresì atto che la furia politica dei potenti di turno (con relativi accordi del mondo accademico-baronale) ha dettato legge senza dimostrare una visione di insieme, oggi dobbiamo riprendere i cocci della UMG lasciati sul terreno, contarli ad uno ad uno e cercare di ricostruire l’Ateneo.
Non è facile, stanti le sopracitate situazioni avverse, ammalorate ancora di più dalla scarsa autorevolezza che il nostro territorio sembra esprimere.
Perciò, invitiamo il sindaco Nicola Fiorita a organizzare al più presto un consiglio comunale apertoa tutti gli attori menzionati in questa nostra nota stampa, allargato alla comunità più attiva presente a Catanzaro, alle associazioni culturali, a tutti i soggetti aventi a cuore le sorti del capoluogo regionale e del suo territorio. Una discussione che, inevitabilmente, includa anche la riaffermazione di Catanzaro quale “città della salute” e quindi metta i puntini sulle i rispetto all’azienda Dulbecco, al pronto soccorso da realizzare al Policlinico, al nuovo ospedale, alle vicene Sant’Anna Hospial e Betania, alla mobilità e a tutti i servizi connessi. Ognuno faccia la sua parte senza ricorrere a scaricabarili. Rettore, amministratori, enti, istituzioni, onorevoli e amanti della città: tutti ci si incontri nel consiglio comunale aperto e si definisca una linea di azione precisa. Ma lo si faccia subito, prima di dover tutti passare alla storia come passivi ascoltatori di un’orchestrina che suonava mentre la nave affondava!