Oggi Crotone-Catanzaro, lettera aperta del Dott. Aristide Anfosso

Impedire ai cittadini (tifosi) residenti a Catanzaro e nella provincia di accedere allo stadio per assistere ad una partita di calcio che deve essere disputata tra le due squadre che in questo campionato stanno dando lustro al calcio calabrese e nazionale è sicuramente una decisione che mortifica l'animo, la dignità e l'intelligenza di tutti.

Siamo un popolo buono, generoso ed ospitale, da sempre.

E lo sport unisce i popoli da quando il 23 giugno 1894, dopo un congresso tenuto all'Università parigina della Sorbona, il barone francese di origini italiane Pierre de Coubertin ha gettato le basi per la fondazione del Comitato Olimpico Internazionale.

Quel gesto, frutto di una particolare concatenazione di eventi storici, politici, sociali e culturali, avrebbe rapidamente trasformato la concezione dello sport, trasformandolo in uno strumento internazionale per promuovere la pace e la comprensione tra i popoli, concetti che, ancora oggi, formano l'ossatura delle Olimpiadi, e di tutte le altre manifestazioni internazionali.

In tal senso vanno interpretati gli incontri di calcio e quindi anche la partita tra Crotone e Catanzaro,  momento di partecipazione popolare, passionale, creativa e folcloristica.

Qualcuno ha scambiato i nostri tifosi e quelli del Crotone, per vandali, per irresponsabili, per incivili.

E con queste convinzioni è passata la linea del timore di gesti sconsiderati, della pericolosità della presenza dei tifosi sugli spalti e della paura di incidenti. Volevamo semplicemente assistere ad una partita di calcio e tifare e gridare ed emozionarci in diretta. Faremo invece il tifo davanti al megaschermo allo stadio, o davanti alla tv, in un  bar, in un ristorante o a casa. Le emozioni si possono condividere anche a distanza.

A verità!

Forza Catanzaro, dunque, Forza Giallorossi! E grazie ai calciatori, a Mister Vivarini ed alla Società per il sogno che ci stanno regalando. 🙏❤️🙏