La Calabria, nonostante l'indice RT tra i più bassi d'Italia e il crollo dei contagi, resta in ZONA GIALLA.

Venerdì 05 Marzo 2021 20:08 di Redazione WebOggi.it

Quanto inutile allarmismo e terrorismo mediatico per una paventata zona arancione quando invece le condizioni ci sono tutte per diventare zona bianca.

Si, perchè la Calabria, seguita solo da Umbria, Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano, con il suo 0.81 attualmente ha il più basso indice di contagio d'Italia. Roba da zona bianca, insomma, arancione neanche a pensarci. Invece i media e chi per loro hanno focalizzato l'attenzione su una terribile ombra arancione che stava abbattendosi su di noi, tralasciando il fatto che anche oggi i contagi siano scesi e che a dividerci dalla Sardegna (con il suo indice a 0.67) -unica zona bianca d'Italia- siano soli 14 decimi. Il nulla o quasi.

Il nostro Rt è sceso da 1.01 della settimana precedente (di gran lunga sotto la media nazionale che è di 1.06) a 0.81: ben 0.2 di differenza, un vero e proprio crollo che ci avvicina molto più alla zona bianca che a quella arancione. 

Malgrado, quindi, ci siano tutte le condizioni per tornare ad essere zona bianca, quegli stereotipi che ormai sono parte integrante nella narrazione sulla Calabria restano il vero punto debole della regione, che mai come nell'ultimo anno ha dimostrato quanto gli stessi siano radicati nell'immaginario collettivo italiano. Non dimentichiamo che la Calabria si attesta la regione con il numero di decessi per covid più basso d'Europa, la regione con un rapporto contagiati-popolazione migliore d'Italia, diventata zona rossa a marzo 2020 soltanto perchè i posti letto e le terapie intensive non erano sufficienti per un comunque cospicuo (rispetto al resto d'Italia) numero di ammalati.

La Calabria ha partecipato allo show televisivo andato instancabilmente in onda 24/24h 365/365gg e abbiamo fatto storia con l'Rsa di Torano Castello di cui oggi non si parla più ma che invece meriterebbe di essere studiata in quanto i suoi pazienti sono guariti tutti ed i decessi si contano sulle dita di una sola mano.

Oggi in definitiva continuiamo ad essere zona gialla con le terapie intensive vuote e con un dato Istat clamoroso: non abbiamo avuto nessun aumento di mortalità nel 2020 mentre i media del mainstream parlano di un aumento dei decessi nel 2020 da record, generalizzando. La Calabria insomma -contestualizzando i dati- si attesta la regione più sana d'Italia ma resta gialla e continua a partecipare al grande gioco dell'oca d'Italia, poichè un popolo di pecore genera un governo di lupi. E tant'è.

 

Tutti i dati dell’indice Rt aggiornato Regione per Regione aggiornato con i dati forniti oggi (05.03.2021) dall’ISS:

  • Molise 1.66 (settimana precedente 1.11)
  • Valle d’Aosta 1.21 (settimana precedente 0.94)
  • Toscana 1.18 (settimana precedente 1.19)
  • Basilicata 1.16 (settimana precedente 1.51)
  • Piemonte 1.15 (settimana precedente 1.02)
  • Lombardia 1.13 (settimana precedente 0.82)
  • Emilia Romagna 1.13 (settimana precedente 1.10)
  • Provincia autonoma di Trento 1.10 (settimana precedente 1.07)
  • Veneto 1.08 (settimana precedente 0.97)
  • Marche 1.08 (settimana precedente 0.98)
  • Lazio 0.98 (settimana precedente 0.94)
  • Campania 0.96 (settimana precedente 1.04)
  • Abruzzo 0.96 (settimana precedente 1.13)
  • Liguria 0.96 (settimana precedente 0.94)
  • Puglia 0.93 (settimana precedente 0.95)
  • Friuli Venezia Giulia 0.92 (settimana precedente 0.83)
  • Calabria 0.81 (settimana precedente 1.01)
  • Umbria 0.79 (settimana precedente 1.07)
  • Sicilia 0.79 (settimana precedente 0.71)
  • Provincia autonoma di Bolzano 0.75 (settimana precedente 0.92)
  • Sardegna 0.67 (settimana precedente 0.68)

 

 


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