I Daspo devono essere giusti...per tutti

Giovedì 07 Marzo 2024 16:27 di Redazione WebOggi.it

Il derby tra Catanzaro e Cosenza è considerato da molti il sesto derby più sentito d’Italia. Il Catanzaro in questa stagione è riuscito ad accaparrarsi entrambi i risultati in casa e trasferta continuando una tradizione favorevole che lo vede prevalere sulla squadra bruzia. Come sempre grande partecipazione di pubblico forse al di sopra della capienza dello stadio. Sarebbe interessante sapere dettagliatamente il numero di biglietti venduti considerando la capienza ufficiale stabilita dalla Commissione Provinciale di Vigilanza. E’ da questa considerazione che l’attuale situazione post derby deve prendere il via perché da lunedì 26 febbraio, giorno in cui è iniziata la prevendita sul portale Viva Ticket unico caso in Italia tutti potevano comprare tutto ad eccezione del settore ospiti, nessuna prelazione per gli abbonati del Cosenza iniziata solo due giorno dopo per cui i tifosi del Catanzaro giustamente preoccupati di non accedere allo stadio hanno acquistato qualunque tipo di tagliando (per tifosi del Catanzaro vanno intesi anche quelli residenti ad Amantea, a Cassano, a Rende, a Castrovillari ecc. ecc. ecc.). Del resto i tifosi del Catanzaro non hanno mai avuto accesso al settore ospiti tramite il portale Viva Ticket in quanto le vendite sono state canalizzate solo verso i rivenditori autorizzati (non ci risulta che tale trattamento venga riservato ad altre tifoserie in Italia) per cui una moltitudine di sostenitori del Catanzaro non hanno mai avuto alcuna possibilità d’acquisto. Gli errori nell’organizzazione sono proseguiti per tutta la settimana fino a sabato dove al raduno per la partenza dei tifosi giallorossi si contavano l’esatto numero di pullman destinati agli 800 previsti, peccato che il raduno delle auto si vedeva solo sull’autostrada. La partenza dei tifosi del Catanzaro è stata fatta con grande ritardo e quando il torpedone di bus è arrivato a Rende con grande meraviglia degli stessi non era previsto alcun transfer con i pullman urbani per cui è palese l’intenzione di far arrivare i pullman extra urbani in grande ritardo a partita iniziata sotto il settore ospiti. Fin qui può sembrare quasi un’idea intelligente nella gestione dell’ordine pubblico, peccato che l’ingresso di un notevolissimo gruppo di tifosi di fatto tra i 1600-1700 un centinaio erano già entrati ha dovuto fare il proprio ingresso con una gincana e un solo cancelletto di un metro e mezzo. Chiaramente nessun controllo (oltre che dei biglietti) bensì come perquisizioni è stato effettuato ma dalle Forze dell’Ordine e dagli steward presenti forse neanche previsto. Conseguenza di quest’ultimo fatto, probabilmente usato come metro di misura anche nella parte della curva riservata ai sostenitori del Cosenza è stato una favolosa corrispondenza con il lancio di torce, fumogeni, batterie usate, bottigliette d’acqua piene per tutta la partita tra le due tifoserie. Dobbiamo aprire una piccola parentesi: a Cosenza lo stadio San Vito Marulla è l’unico nel blocco occidentale dei paesi NATO in cui una curva ospita sia la tifoseria di casa sia la tifoseria ospite, chiaramente ci riferiamo ai gruppi organizzati. Qui aggiungiamo una piccola nota di colore: le bibite vendute nei settori occupati dai rispettivi gruppi organizzati venivano servite senza bicchieri (probabilmente il fornitore aveva finito le scorte). La cosa più simpatica è che nel secondo tempo dalla parte dei tifosi del Cosenza venivano lanciate solo esclusivamente bottigliette di acqua piene e con il tappo, alla fine di tutti i lanci sicuramente finite le munizioni si sono rivolti al bar dello stadio per approviggionarsi di nuove tipologie di corpi contundenti da utilizzare contro i tifosi avversari (il daspo per il gestore del bar dovrebbe essere a vita). Infine, c’è la parte post partita: le notizie (tutte smentite) sono iniziate con un bambino in coma, con l’assalto alle famiglie all’interno del Mc Donald’s ecc. ecc. tantissimi siti, giornali e tv hanno seguito l’evolversi della situazione rincorrendo i più svariati passa parola e messaggi WhatsApp. Ci permettiamo di pubblicare un filmato che documenta l’inizio degli incidenti nella famigerata rotatoria di Rende fronte Mc Donald’s in cui si vede il lancio di qualche pietra dei tifosi del Cosenza contro il corteo di autobus del Catanzaro, il lancio delle prime torce dei tifosi del Cosenza contro quelli del Catanzaro e quest’ultimi che reagiscono scendendo dai mezzi e inseguendo gli avversari. Fin qui pura cronaca ma ci chiediamo: come mai vengono adottati criteri diversi per organizzare l’ordine pubblico tra Cosenza e il resto dell’Italia. Per primo: in testa al corteo di solito sta uno o più blindati della celere con una macchina di servizio e tutti i lampeggianti accesi tra un mezzo e l’altro dei tifosi in trasferta di solito sta una pattuglia, invece a Cosenza alla guida del corteo di autobus vi erano gli stessi tifosi. Per secondo: nel filmato si vede chiaramente che è presente solo una pattuglia dei Vigili Urbani a presidiare il traffico. Sarebbe stato opportuno, e in passato è stato fatto che la rotatoria fosse adeguatamente presidiata considerando che è l’ultima parte del centro urbano che viene interessata perché dopo c’è solo l’autostrada. Infine si vede una pattuglia arrivare che non si dirige verso gli scontri ma in un’altra direzione. L’organizzazione del servizio d’ordine oggettivamente non è stata brillante, da lunedì a domenica sera, prima, dopo e durante la partita. Il periodo non è dei migliori per i questori e i funzionari di Polizia in Italia (vedi cariche a Pisa), nessuno vuole delegittimare i servitori dello Stato ma è giusto che quando c’è qualcuno di questi ultimi non all’altezza della situazione venga rimosso o ridimensionato nelle mansioni.


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