Gino Strada: "Cos'è successo e cosa farò in Calabria"

Lunedì 30 Novembre 2020 08:58 di Redazione WebOggi.it
"Ecco cos'è successo ed ecco cosa farà Emergency in Calabria". Gino Strada, da Fabio Fazio a Che tempo che fa, racconta gli eventi che lo hanno coinvolto nella vicenda relativa alla nomina del nuovo commissario alla sanità in Calabria. L'incarico è stato assegnato da pochi giorni al prefetto Longo. "Sono stato contattato da esponenti della maggioranza, poi mi ha telefonato il presidente Conte chiedendomi la disponibilità, un impegno mio e di Emergency, soprattutto sulla questione covid. Si era ipotizzato un ruolo di sub-commissario, ma io di queste cose non capisco molto. Ho detto a tutti che la disponibilità c’è, perché sarebbe criminale sottrarsi, ma una disponibilità funzionale per cambiare le cose e non per operazioni di facciata. Poi non ho più sentito nessuno, se non il commissario Borrelli della protezione civile. Abbiamo stabilito una bella collaborazione, ci hanno chiesto di intervenire a Crotone, stiamo lavorando da una settimana per preparare quest’ospedale covid", spiega Strada.

"Dovremo gestire una struttura ospedaliera di malati covid e lo faremo con medici e infermieri che abbiamo reclutato. Se ci chiederanno di fare altro, a Crotone e non solo, lo faremo con grande piacere. Per ora sono ipotesi che si stanno valutando. Io non ho bisogno di nessun incarico, Emergency lavora a prescindere dall’etichetta", aggiunge.

"Raggiungerò il team in Calabria e lavoreremo insieme gestendo una struttura sanitaria, abbiamo una certa esperienza: abbiamo 70 strutture sanitarie aperte in tutto il mondo. Noi siamo in Calabria da molti anni, forse il presidente della regione non lo sa", dice riferendosi ad alcune dichiarazioni di Antonino Spirlì, presidente facente funzione della regione, che si è pronunciato pubblicamente contro un eventuale incarico commissariale a Strada. "Fa piacere che il governo si sia accorto che tra le possibili forze sanitarie che possono dare una mano c’è anche Emergency", afferma Strada.

"C'è questo equivoco: a Emergency vengono associati sempre ospedali da campo. Noi abbiamo costruiti ospedali che io vorrei avere in Italia. L'idea che il nostro team si è fatto in Calabria è che a Crotone una parte dell'ospedale poteva essere riadattata per pazienti covid. Ci è stato chiesto anche di preparare strutture campali, alcune tende possono servire in caso di aumento spropositato dei contagi. L'importante è mettere in piedi un reparto di 30-35 letti. Con il neocommissario Longo ci sentiremo, il nostro ruolo non è cambiare la sanità in Calabria. Ci vogliono ben altri strumenti", osserva.


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