Covid, amministrazione in salsa Social in Calabria

Giovedì 13 Agosto 2020 16:30 di Redazione WebOggi.it

Un ragazzo in queste ore, purtroppo, scopre di essere affetto da Covid.

 

Ha un pò di febbre, va in ospedale, fanno il tampone e successivo ricovero. Il ragazzo, come tutti, fa partire la manina sul cellulare e fa appello agli amici che sono stati con lui in discoteca. Chiaramente tralasciando il fatto di essere stato nelle spiagge del litorale, e nei ristoranti. Insomma, sembra quasi addebbitare il contagio alla discoteca. Pur vivendo in un posto, Girifalco appunto, che conta un sacco di turisti, anche esteri.

 

A seguito dell'appello scatta il delirio social, nonché file decisamente poco raccomandabili al nosocomio catanzarese e ai laboratori di analisi del Capoluogo.

Ognuno si sente legittimato a dire l'impossibile, a mezzo social, fino ad arrivare a ipotizzare che il ragazzo fosse scappato dall'ospedale.

 

Ora, tra pochi giorni il ragazzo sarà guarito, il Sindaco di Soverato invita alla calma. 

 

La forma di Coronavirus che stiamo vivendo è chiaramente attenuata visto la costante dei contagi e la non necessità di ricovero e terapia intensiva. Quindi, per una persona affetta da una malattia virale, di cui i decessi nel 2019 sono stati 13000000, un numero nettamente superiore a quello del solo Covid, tutto si ferma.

 

Economia bloccata, niente ristoranti, Ferragosto infelice ... E tutto questo perchè il ragazzo ha deciso di scrivere sui social.  

 

Mi chiedo, fanno bene i cinesi a bloccare i social?Forse si. Perchè la gestione dei social sta sfuggendo di mano con tutti gli annessi e connessi alla "Chi t' avia dittu?". Un delirio che ha fatto intervenire le autorità, autorità che sono completamente negate a gestire questa "specie" di emergenza. Basterebbe aver disposto i controlli agli arrivi in regione, con due- trecento persone a prendere la temperatura.

E in tutto questo, mentre in Calabria registriamo un grande incremento di turisti.

Turisti scesi silenziosamente nelle strutture,alberghi, spiagge. In una terra che da novembre non ha vissuto una seria propagazioni dei contagi e che presenta le caratteristiche, anche ambientali, per le vacanze in sicurezza. E che con molta probabilità potrebbe non vivere  un contagio in termini di rischio per la vita.

Quindi, ad oggi, in Calabria sembriamo essere in preda a un delirio da Covid, tutto social.

Stiamo vivendo la commedia all'italiana in cui se ogni malato di Covid d'Italia, dall'ospedale potesse postare ogni fotogramma del ricovero con i vari appelli, allora si che il delirio sarebbe completo.

Forse, sarebbe il caso di regolamentare l'utilizzo dei social in momenti così delicati e non violare posti ancora off -limits per la mania da protagonismo, come gli ospedali.

Roberto Talarico.


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