Catanzaro, conservatorio all’Ex Stella. Ventura (A’ Filanda): “Finalmente, ma la notizia arriva sotto elezioni"

Martedì 05 Aprile 2022 15:32 di Redazione WebOggi.it

L’Associazione “A Filanda” non può che plaudire ad ogni iniziativa che riguardi l’avvio di

nuove attività culturali ed anche economiche nella nostra amata città, perché il nostro

scopo è proprio quello di incoraggiare tutte le iniziative che valorizzano la cultura,

l’artigianato, il commercio, vera essenza vitale di ogni comunità. La notizia che l’edificio

della ex Stella sarebbe destinato ad un uso pubblico e, precisamente, a diventare la sede

di un conservatorio statale di musica, non può che compiacerci, tanto che verrebbe da

dire: “Era ora, finalmente!”. Infatti, l’impegno di destinare il fabbricato dell’ex Stella

quale sede del conservatorio musicale era stato già assunto dall’amministrazione

provinciale di Catanzaro sin dal 2019 e, da quanto si apprende dalla stampa, dovrebbe

essere stato già riqualificato e destinato al conservatorio Tchaikovsky (conservatorio che

ricordiamo è già stato inaugurato in grande stile dal sindaco due anni fa e che ha avuto

solo tre mesi circa di vita per poi chiudere e non riaprire).

Ottima notizia. Quindi, il capoluogo di Regione dovrebbe dotarsi, ripetiamo finalmente,

della presenza di un importante strumento di formazione culturale, destinato ai giovani

che hanno attitudini e tendenze nel campo musicale. Una inversione di tendenza

rispetto all’impoverimento lento e costante che la città ha dovuto subire nel corso degli

anni, complice una classe politica troppo spesso distratta. Và anche rilevato che, come

nel caso della ex Stella, l’Amministrazione comunale abbia scelto di ristrutturare

l’edificio senza demolirlo. Lo stesso trattamento non è stato però riservato alla ex scuola

Maddalena, già sede storica di un monastero delle suore convertite. In questo caso a

nulla sono valsi gli appelli e le esortazioni di diverse personalità e associazioni, compresa

la nostra, di conservare lo stabile, riqualificarlo e destinarlo a scopi sociali. Il Comune ha

optato per la demolizione e ricostruzione in chiave più moderna e “funzionale”. Sembra

un Deja Vu, infatti, la memoria non può che tornare alla demolizione dello storico

palazzo Serravalle, un vero gioiello artistico e storico che, nel 1975, fu abbattuto,

nonostante il parere contrario di buona parte della cittadinanza e del sovrintendente

alle belle arti, per ampliare la carreggiata stradale e per dare un nuovo assetto

urbanistico alla città. Queste in sintesi furono le motivazioni. Ancora oggi molti cittadini

considerano scellerata quella demolizione poiché causò un colpo mortale a quello che

era il cuore pulsante della cultura catanzarese, luogo di ritrovo e aggregazione. Al posto

della strettoia, dopo l’abbattimento di palazzo Serravalle, oggi ci sono degli striminziti

giardini, la carreggiata stradale, occupata da ambo i lati da auto in sosta, è aumentata di

poco e la classica passeggiata sul corso a cui erano usi i cittadini catanzaresi è solo un

ricordo.

Quindi mentre aspettiamo di vedere realizzato il progetto di demolizione e ricostruzione

dell’ex Maddalena, che sarà destinato in parte ad alloggi per le forze dell’ordine ed in

parte ad area fruibile dalla cittadinanza, siamo anche curiosi di vedere in che modo gli abitanti del quartiere potranno godere di questo abbellimento moderno, che sorgerà a

fianco di una antica Chiesa costruita nel 1500.A proposito, a poche decine di metri sorge

la vecchia scuola Mazzini, ora in disuso, ed in uno stato di degrado e abbandono, da noi

in passato già denunciato, ma che non pare rientrare in alcun obiettivo di

riqualificazione.

Non è nostra intenzione entrare nel merito delle scelte dei nostri amministratori,

certamente legittime e ponderate, ma ci piace sottolineare anche la drammatica

situazione in cui versa il centro storico, sempre più impoverito e con i problemi di

sempre mai risolti, traffico stradale in primis. Al riguardo dobbiamo sottolineare la

solerzia dell’amministrazione comunale che si è contraddistinta nel numero di interventi

per regolare, in più occasioni, la direzione del flusso delle auto su Corso Mazzini, una

volta in un senso e poi in quello opposto, secondo logiche impossibili da decifrare. Per

non parlare poi della cronica carenza di posti auto e di parcheggi realizzati senza pratici

collegamenti con il centro. Un esempio per tutti il parcheggio antistante la balconata di

Bellavista, servito da un orrendo ascensore, collocato senza alcun rispetto estetico per

la facciata del belvedere, che, purtroppo, è quasi sempre inutilizzato in quanto più delle

volte non è in funzione. Giusto per dovere di cronaca va citato anche il parcheggio del

Teatro Politeama, vero monumento allo spreco e all’inutilità.

Ritornando all’annuncio che lo stabile ex Stella sarebbe destinato a sede di un

conservatorio statale, dobbiamo rilevare che tale notizia arriva a pochi mesi dalle

elezioni amministrative, tre anni dopo l’impegno assunto dalla Provincia. Una

coincidenza certamente o la volontà di completare un percorso già avviato. Noi

guardiamo sempre con fiducia all’operato dei nostri amministratori, ma l’esperienza ci

porta comunque ad essere un tantino diffidenti e, come San Tommaso, aspettiamo di

vedere per credere.

‘A FILANDA – Associazione di Promozione Sociale – Cav. Giorgio Ventura - Presidente


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