Arte. Inaugurato al Museo della Seta di San Floro e al Lanificio Leo il progetto di Francesca Pasquali, "Nudi pe cusira"

Lunedì 20 Settembre 2021 19:41 di Redazione WebOggi.it

La ricerca diFrancesca Pasquali è legata ai tessuti, ai materiali di riuso, all’osservazione di forme naturali, dalle quali l’artista coglie le trame strutturali e le traduce in installazioni ambientali: per Ceilings Musei in Rete presenta NUDI PE CUSIRA, progetto articolato che riunisce il tessile di Calabria, grazie alla preziosa collaborazione con alcune aziende del territorio, tra tutti Lanificio Leo di Soveria Mannelli, Tessil Art di Tiriolo, Nido di Seta di San Floro, e con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro: Matteo Bellisario, Elena De Sarro, Laura Violetta Dima, Maria Gilda Perri, Pier Paolo Scrivano, Maria Villirillo, coordinati da Michela Intrieri.

Gli studenti, sotto la supervisione dell’artista, hanno realizzato un lavoro di intreccio e cucitura di scampoli di tessuti vari: dalla seta alla lana, dal cotone alla lana di canapa, dando vita a due ambienti immersivi. Il Museo della Seta di San Floro, riallestito in occasione della presentazione dell’opera permanente di Pasquali,  accoglie dal 18 settembre Labirinto: un’opera tattile, attraverso cui è possibile ripercorrere le tracce identitarie della Calabria, nota soprattutto nel passato per la sua produzione serica e di filati.

L’installazione è pensata per essere attraversata, per essere un luogo di passaggio da un piano all’altro del Museo, poiché lunghe liane di tessuto pendono dal soffitto del primo piano, accarezzano sinuosamente la scala dell’antico castello, invadono con forza e grazia le sale del piano terra, integrandosi con i macchinari antichi in legno e in ferro, utilizzati per la produzione del tessile.

Parte importante del progetto è BOZZOwool,  installazione site specific di lana di canapa pensata per il Lanificio Leo, che da anni grazie alla visionarietà di Emilio Leo vuole coniugare arte e design contemporanei alle tradizioni culturali e artigianali del territorio. Anche qui, sono visibile dal 18 settembre tra i macchinari ottocenteschi, splendido esempio di archeologia industriale, le liane di Pasquali. Composte da scampoli annodati o cuciti l’uno all’altro, le liane sono impreziosite da elementi organici quali ramoscelli di legno, muschi, licheni raccolti dall’artista e dagli studenti dell’ABA durante un periodo di residenza, nel mese di luglio, al MABOS – Museo d’arte del Bosco della Sila. La materia inerte diventa viva, così come accade all’interno di una fitta foresta boschiva.

Ceilings è un progetto dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, cofinanziato dalla Regione Calabria con fondi PAC Calabria 2014-2020, in partenariato con Direzione Regionale Musei Calabria, Comune di Cosenza, Comune di Catanzaro, Provincia di Catanzaro, Galleria Nazionale di Cosenza, Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, BoCs Museum di Cosenza, Fondazione Attilio ed Elena Giuliani, Villa Rendano – Museo Consentia itinera, MABOS – Museo del Bosco della Sila, Lanificio Leo, Nido di Seta, Museo della Seta, Museo archeologico Lametino di Lamezia Terme, Museo e Parco archeologico nazionale di Capo Colonna,  Museo e Parco archeologico nazionale di Scolacium, Museo e Parco archeologico nazionale di Monasterace, Museo archeologico nazionale di Crotone, Museo statale di Mileto, Carabinieri Forestali della Calabria, con il patrocinio di  ICOM Italia, Alma Artis Accademia di Belle Arti di Pisa, Libreria Ubik di Catanzaro.

 


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