US Catanzaro, primo bilancio dopo il girone d'andata

Venerdì 28 Dicembre 2018 07:30 di Maurizio Martino

di Maurizio Martino

 

Anche se ci sarà ancora da recuperare la gara con la Viterbese per decretare la fine del girone di andata, è giunto il momento di fare un primo bilancio sul campionato finora disputato dai giallorossi. 
Probabilmente il risultato ottenuto va un po' al di là di ogni più rosea aspettativa, non perché si nutrissero dubbi sulla validità e l'enorme competenza calcistica di mister Auteri, senza dubbio in assoluto il migliore della terza serie, quanto per il fatto che la società ha allestito una rosa completamente nuova e pertanto non era scontato che potesse trovare amalgama, intesa e capacità di applicare così bene i dettami impartiti dal tecnico di Floridia. 
Sulle capacità tecniche dei giocatori non c'è nulla da obiettare. La squadra ha dimostrato nel corso dei mesi di avere tutte le caratteristiche per disputare un campionato di. vertice. Ciò che ha piacevolmente stupito è stata la capacità di acquisire la mentalità vincente inculcata dal tecnico e la caparbietà di voler fare sempre meglio, senza mai accontentarsi, anche a risultato acquisito.
Mister Auteri ha dato un gioco e un'identità di squadra che da tempo i tifosi non vedevano a Catanzaro. Praticamente sotto questo aspetto negli ultimi 9 anni il Catanzaro ha avuto solo due allenatori, Auteri e...Auteri!
Che quest'anno ci si sarebbe divertiti lo si era intuito vedendo all'opera le Aquile fin dalle prime uscite stagionali, anche se, da attenti osservatori del calcio, si conosceva già l'idea di gioco che il tecnico ha sempre saputo applicare in tutte le squadre da lui allenate.
Ciò su cui invece i giallorossi devono migliorare, è sulla personalità. Lo dimostra il fatto di non essere riusciti a gestire o meglio ancora, a mettere al sicuro, il risultato dopo i vantaggi provvisori con Casertana e Trapani, facendosi addirittura rimontare e sopravanzare dagli avversari. Discorso analogo può essere fatto in merito alla mancanza di capacità di ribaltare il risultato dopo essere 
passati in svantaggio come verificatosi nelle gare interne con Bisceglie e Cavese nelle quali non si è riusciti ad andare al di là del pareggio. È pur vero che in tutte le gare citate, e non solo in quelle, la conduzione arbitrale ha penalizzato e non poco il Catanzaro, con delle "topiche" che dimostrano il livello molto mediocre di preparazione della classe arbitrale. Ma non vogliamo accampare alibi, non è e non deve essere nel costume del Catanzaro e soprattutto non deve esserlo per le squadre forti, e il Catanzaro di quest'anno decisamente lo è.  
Per poter diventare fortissima, al di là dei miglioramenti da raggiungere e del percorso di crescita da proseguire, o dell'acquisizione di personalità di cui si parlava, crediamo che a questa squadra servano quei 2-3 tasselli che possano senza dubbio colmare le lacune esistenti. È giacché a breve comincerà la campagna acquisti cosiddetta "di riparazione", la società a giorni, subito dopo la trasferta di Potenza, deciderà  di comune accordo con il tecnico dove bisogna intervenire. A tal proposito il presidente Noto non ha mai fatto mistero che non si tirerà indietro qualora gli venisse richiesto un ulteriore sforzo per rendere la squadra ancora più competitiva.
E i tifosi? Non ci stancheremo mai di dire che sono encomiabili come sempre, specie quei 3000-3500 che compongono lo zoccolo duro. Una tirati a di orecchie però bisogna farla a coloro che continuano a disertare lo stadio. Nonostante i tanti risultati utili consecutivi, ben 9 prima della gara con il Siracusa, in occasione della gara con gli aretusei ci si aspettava un numero più cospicuo al "Ceravolo" sia per l'ottimo andamento della squadra, sia perché era (ed è) il periodo in cui tanti studenti/lavoratori sono rientrati in città per le vacanze natalizie.
Si pensi per ora a chiudere al meglio il 2018. Tra pochi giorni c'è un'altra difficile trasferta da affrontare, a Potenza, cercando se possibile di ottenere quei 3 punti che, con miglior fortuna avremmo potuto ottenere nella recente gara di Trapani, se non fosse stato per il rigore sbagliato e per un certo signor Sozza di Seregno (lo steso che ci arbitrò a Caserta!), ma questo è un altro discorso che per ora preferiamo non affrontare.


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