
Lavori Questura, Cara Catanzaro: "Ridare dignità ad antica Chiesa di Santa Caterina"
Mercoledì 10 Maggio 2017 08:24 di Redazione WebOggi.it
Abbiamo accolto con soddisfazione la notizia che stanno per partire i lavori di ristrutturazione del palazzo che ospita la Questura in piazza Cavour. Vogliamo però ricordare che l’attuale fabbricato, orribilmente ristrutturato nella facciata negli anni 70, sorge sulla struttura originaria che fu l’ex Chiesa di Santa Caterina, del XVIII secolo. Durante la prima guerra mondiale, la stessa fu adibita a “Casa del Soldato”, dove venivano accolti feriti e reduci del conflitto. Si trattava naturalmente di una bellissima struttura, come testimoniano le foto storiche che alleghiamo a questa nota e che, insieme a tantissime altre, provocano in noi tanta rabbia per come in questa città si sia ostinatamente perseverato nel cancellare la memoria o ricoprirla, e la cosa grave è che si continui ancora oggi (vedi recentissima pavimentazione delle gallerie del San Giovanni). Ma ora c ‘è l’occasione di restituire all’antica Chiesa di Santa Caterina almeno un pizzico della dignità perduta (ma sarebbe meglio dire negata). Vogliamo quindi chiedere ai progettisti della ristrutturazione e al comune, se è stato pensato un recupero,quantomeno della facciata, che considerasse le originarie linee architettoniche o, quantomeno, ad uno stile consono ad un centro storico di origini medioevali come il nostro. Vogliamo ricordare che regioni come Marche e Umbria, ma non solo queste, hanno fatto del rispetto e del recupero della memoria storica la loro fortuna. E non sono pochi i “falsi storici” presenti nei più importanti borghi e nelle più celebri città di quelle regioni, e altri ne saranno certamente progettati in seguito ai devastanti terremoti degli ultimi due anni. Esortiamo quindi i responsabili dei lavori a pensare (ove non l’avessero già fatto) ad una soluzione del genere, magari con una variante al progetto. Potrebbe essere l’inizio di una nuova fase di recupero del centro storico che sarebbe da esempio per altri palazzi “deturpati” da irrispettose ristrutturazioni come quello del Banco di Napoli (quanto era bello quello di inizio novecento e quant’è brutto quello attuale!), la Banca d’Italia e altri ancora. Anni fa presentammo un’altra idea: ricostruire palazzo Serravalle, tale e quale come era, su corso Mazzini. E proponemmo al sindaco (allora era Rosario Olivo) anche l’idea per i finanziamenti: indire un bando per privati ai quali sarebbe concessa la proprietà di parte di esso (i locali al piano terra ad esempio). La stessa idea l’abbiamo rilanciata recentemente a Sergio Abramo. Vogliamo quindi lanciare nuovamente questo progetto stavolta a tutti i candidati a sindaco. Qualcuno vorrà farla propria? Nel frattempo, attendiamo fiduciosi risposte su cosa preveda il recupero della questura.
IL PRESIDENTE Claudio Pileggi