
Con la cerimonia di premiazione cala il sipario sul 3° Memorial Vincenzo Lanciano
Giovedì 18 Maggio 2017 18:57 di Redazione WebOggi.it
Con la cerimonia di premiazione, cala il sipario sul “ 3° Memorial Vincenzo Lanciano” il quadrangolare di calcio organizzato dal Convitto nazionale “P. Galluppi” di Catanzaro, per ricordare il giovane di Badolato, ex convittore dello storico e prestigioso convitto, deceduto nel luglio 2014, all'età di 25 anni, a causa di un incidente stradale avvenuto nella cittadina jonica. Alla manifestazione, patrocinata dal Comune di Catanzaro e dall' Azienda per la mobilità della città di Catanzaro (A. M. C. - S. p. A.) e sponsorizzata dall' Associazione socio-culturale SULLO STESSO PIANO, dalla cooperativa sociale-onlus NUOVA CROCE AZZURRA, dall' AGENZIA SCACCIA e dalla NERO GRAFICA, oltre al convitto “P. Galluppi” hanno partecipato l'Istituto Tecnico Agrario “V. Emanuele II°” (I.T.A.) di Catanzaro e l'Istituto Professionale di Stato Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera (I.P.S.S.E.O.A.) di Soverato e, da quest'anno, l' Istituto Tecnico Settore Tecnologico (I. T. S. T.) "E. Scalfaro" di Catanzaro. Alla cerimonia, sobria e commovente, che si è svolta nell'aula magna “A. Bonacci” del convitto “P. Galluppi”, oltre al Dirigente Scolastico prof. Antonio Carioti e all' Assessore allo sport del Comune di Catanzaro Giampaolo Mungo, era presente un folto pubblico, composto da numerosi studenti ed accompagnatori dei quattro istituti partecipanti. Per il Galluppi gli educatori Annamaria Battaglia e Salvatore Conca; per l' I. P. S. S. E. O. A .gli educatori Paolo Cugliari e Domenico Silipo; per l'I. T. A. l' educatore Pasquale Tropea e per l' I. T. S. T. il prof. Pasquale Rizzo. Presente anche Franco Aiello, educatore in pensione, che ha conosciuto Vincenzo durante la sua permanenza in convitto. Presenti anche numerosi familiari dello sfortunato Vincenzo, ancora visibilmante provati e commossi per la immane tragedia che li ha colpiti, tra cui la sorella Vittoria e la ragazza Sara. La cerimonia è iniziata con la riproduzione di un video, realizzato dall'ed. Carlo Astorino, ideatore e organizzatore dell'evento, che ripropone tante foto di Vincenzo che ripercorrono la sua breve esistenza, dall' età di pochi mesi fino agli ultimi tempi, passando attraverso il periodo convittuale e la sua vita privata e familare. Il video termina con un breve filmato con le immagini della seduta di laurea del 6 maggio 2015 in cui l'Università della Calabria, ha consegnato, nella commozione generale, alla famiglia una pergamena quale attestato di merito, alla sua memoria, per gli studi compiuti presso l' ateneo cosentino e, purtroppo, non conclusi: gli mancavano solo tre esami per conseguire la laurea in Ingegneria, indirizzo elettronico. Scene di commozione generale alla conclusione del video con un lungo, intenso, sentito e spontaneo applauso del pubblico in omaggio a Vincenzo. Sono seguiti gli interventi. L'ed. Carlo Astorino, visibilmente emozionato e commosso, che lo ha conosciuto nei cinque anni trascorsi in convitto: "Poche parole da parte mia. Dopo aver visto queste immagini ogni parola è sprecata e forse anche inutile, anche perchè l'emozione e la commozione stringono la gola e non è facile parlare. Vedere quest' aula così gremita di giovani e meno giovani, tutti qui per ricordare il nostro caro Enzo, mi riempe di orgoglio, dimostrando la validità di questo mio progetto, nato all' indomani della sua tragica scomparsa, lunedì 21 luglio 2014, quando, in macchina, col collega Giuseppe Tripepi, mi recavo a rendere omaggio a questo giovane e bravo ragazzo, al Policliclinico “Mater Domini”, dove era stata ricomposta la salma, portando una maglietta, di quelle dei nostri tornei, ai quali teneva tanto, e un gagliardetto del “suo” convitto che gli abbiamo messo nella bara per tenerseli con se, per sempre! E' nato proprio quel giorno quando nella mente rivivevano i cinque anni passati insieme, qui! Quell' idea si è subito concretizzata neanche un anno dopo, ed adesso, alla terza edizione, posso affermare che il Memorial è diventato adulto, si è fatto più grande, come titolava il Quotidiano del Sud il 22 febbraio 2017, quando si annunciava la nuova edizione del Memorial. Da triangolare (riservato ai soli convitti della provincia) è diventato quadrangolare, con l' ingresso dello Scalfaro, la scuola frequentata da Enzo;abbiamo ottenuto il patrocinio del comune di Catanzaro;abbiamo avuto il sostegno, non solo economico, di associazioni e privati che hanno creduto nella bontà dell'iniziativa. Fra poco ci saranno le premiazioni, perchè in qualsiasi competizione c'è chi vince e chi no, ma posso affermare, senza presunzione,che abbiamo vinto tutti: hanno vinto i ragazzi partecipanti per la loro correttezza e sportività manifestata in campo; hanno vinto i Dirigenti Scolastici degli Istituti partecipanti che, con la loro adesione, hanno permesso che la ma idea, si concretizzasse ancora una volta e diventasse ormai un appuntamento fisso per gli studenti partecipanti e, chissà, che nel futuro prossimo non ne coinvolga anche altri; ha vinto il Comune di Catanzaro che patrocinando la manifestazione ha capito la bontà dell' iniziativa. Ha vinto, per concludere, soprattutto Vincenzo, il cui ricordo non sbiadisce nel tempo, anzi, si rafforza ancor di più in chi lo ha conosciuto, come me, e diventa familiare in chi lo sta cominciando a conoscere anche attraverso questa manifestazione. E' per questi ultimi, che ora, prima di concludere, traccerò un breve ricordo di questo ragazzo, per il quale decine di aggettivi non basterebbero per definirlo, ma preferisco usarne solo uno: “speciale”! Sì , un ragazzo speciale, però la vita non è stata altrettanto speciale con lui". Il ricordo di Vincenzo viene pubblicato a parte. E' seguito l'intervento del D. S. del convitto “P. Galluppi”, Antonio Carioti, che non ha conosciuto personalmente l'ex convittore. Dopo aver salutato i presenti, soprattuto i familiari di Vincenzo, ha espresso parole di elogio per l' educatore Astorino, apprezzando lo sforzo profuso nel realizzare, ancora una volta, tale iniziativa garantendo il suo ampio sostegno affinchè , nel futuro, possa coinvolgere più istituti scolastici. Anche l' Assessore allo sport, Giampaolo Mungo, è intervenuto affermando che con tanto entusiamo ha accolto l' invito dell' educatore Astorino quando gli ha proposto il sostegno per la sua iniziativa.Dopo aver visto il video e ascoltato il ricordo di Vincenzo ha capito che il suo sostegno è stato ben riposto, spendendo parole di elogio per un bravo, serio, studioso ragazzo, pieno di gioia di vivere, e, rivolgendosi ai tanti studenti presenti, li ha invitati a prenderlo come esempio. Ancora l' educatore Salvatore Conca che ha ricordato gli anni trascorsi in convitto da Vincenzo e lo studente dello "Scalfaro", Marco Benenato, autore dell' attestato di partecipazione dato ai partecipanti. L'ex convittore Nicola Pallone, amico di Vincenzo, col quale ha frequentato il convitto e lo "Scalfaro" per cinque anni, si è rammaricato di non essere presente, per motivi di studio, ed anche lui ha ricordato Vincenzo, ringraziando tutti coloro che hanno sostenuto l' iniziativa dell' educatore Astorino. Agli interventi è seguita la premiazione. La cerimonia è iniziata con la consegna da parte dell' educatore Carlo Astorino, di una maglietta, personalizzata, alla sorella di Vincenzo, Vittoria, perchè "continuerà ad essere uno di noi, per sempre, e sarà il dodicesimo in campo, da lassù! Il numero è il 25, la sua età, perchè, perafrasando una canzone di Eros Ramazzotti, Enzo... “avrà 25 anni per sempre!”. Quattro targhe ,in ricordo della manifestazione, sono state consegnate, dal convittore Stefano Barbuto, al designatore degli arbitri della provincia di Catanzaro, sig. Paolo Talarico, per farle avere agli arbitri che hanno diretto gli incontri di calcio, svoltisi allo stadio comunale "A. Curto": i signori Eugenio Cimino, Nicola Ferrarelli, Alberto Laino e Vitaliano Quattromani. Il trofeo all' I.P.S.S.E.O.A di Soverato, 4° classificato, è stato consegnato dalla cugina di Vincenzo, Maria Vittoria Primerano. Al Convitto "Galluppi", 3° classificato, è stato l' Assessore allo sport Giampaolo Mungo, a consegnare il trofeo, mentre all' I. T. A., 2° classificato, il Dirigente Scolastico del "Galluppi", Antonio Carioti. Vincitore della terza edizione del Memorial, l' I. T. S. T. "Scalfaro", i cui rappresentanti hanno ricevuto il trofeo da parte di Sara, la ragazza del povero Vincenzo che non ha riuscito a trattenere le lacrime durante tutto lo svolgimanto della manifestazione, come tanti altri partecipanti. Medaglie ricordo, riportanti la foto di Vincenzo , e un attestato di partecipazione per tutti i partecipanti al torneo. Vincenzo Lanciano era nato il 30 maggio 1989 a Soverato ed ha avuto un'infanzia non molto felice in quanto all'età di nove anni ha perso il papà ed è cresciuto , insieme al fratello minore, sotto le cure amorevoli, nella famiglia della zia paterna. Dopo aver frequentato le scuole primarie e secondaria di primo grado nel suo paese, Badolato, si era iscritto all'Istituto Tecnico Industriale Statale (I. T. I. S.), oggi I. T. S. T., “E. Scalfaro” di Catanzaro e, contemporaneamente, al Convitto Nazionale “P. Galluppi” per poter essere vicino al suo istituto scolastico ed evitare i disagi che, sarebbero inevitabilmente derivati, nel raggiungere la città di Catanzaro, quotidianamente da Badolato, dove risiedeva. Al termine dell'anno scolastico 2007/2008, dopo cinque anni trascorsi in convitto con grande serietà correttezza e dedizione allo studio, ha conseguito il diploma di perito informatico e l'anno scolastico successivo si era iscritto alla facoltà di Ingegneria (ind. elettronico) dell'Università della Calabria. Purtroppo il suo sogno di conseguire la laurea è stato interrotto drammaticamente la notte del 20 luglio 2014, alle ore 3.00, per un tragico gioco del destino,quando durante un giro in moto (lui che non amava proprio le moto!) insieme ad uno zio, durante una festa di piazza nel suo paese, è avvenuto il drammatico incidente. Vincanzo è deceduto sul colpo a cinque metri di distanza (!) dove anni prima aveva perso la vita il padre, mentre lo zio ancora porta i segni del tragico incidente. Gli mancavano solo due esami per conseguire la laurea e l'Università della Calabria, durante la seduta di laurea del 6 maggio 2015, ha consegnato, nella commozione generale, alla famiglia, una pergamena quale attestato di merito, alla sua memoria, per gli studi compiuti presso l' ateneo cosentino e, purtroppo, non conclusi.