Tallini: "I cittadini calabresi illusi dal Consiglio dei Ministri"

Sabato 20 Aprile 2019 12:30 di Redazione WebOggi.it

Nota stampa di Domenico Tallini, Consigliere Regionale della Calabria di Forza Italia.

"Ora che il decreto Grillo sulla sanità calabrese è stato svelato e approvato, ci chiediamo: dove sono i soldi per potenziare i “pronto soccorso” che scoppiano in tutti gli ospedali della regione? E quelli per reclutare nuovi medici e nuovi infermieri? E quelli per acquistare le tecnologie all’avanguardia? E quelli per sostenere la ricerca e la formazione dei medici ? E quelli per fare prevenzione sul territorio?

Dove sono i provvedimenti e le coperture finanziarie per realizzare i nuovi ospedali di Catanzaro e Cosenza?

Niente di niente. Il nulla se non una vergognosa occupazione del potere che consegna ai commissari governativi la facoltà di nominare i direttori generali e a cascata i direttori sanitari e amministrativi delle Aziende ospedaliere calabresi.

Gli unici soldi previsti nel decreto sono quelli destinati ai Commissari per compensarli delle ulteriori responsabilità. Incredibile.

E mentre la Lega reclama autonomia assoluta sulla sanità nelle Regioni del nord, affrancandole dal centralismo nazionale di governo, per la Calabria si segue la strada contraria, quello della sottrazione delle competenze alla Regione.

Noi non siamo stati mai teneri con il presidente Oliverio, la cui azione nella sanità è stata fallimentare, a cominciare dall’uso politico ed elettorale delle nomine dei manager.

Ma il rimedio imposto dal governo gialloverde ci appare un rimedio assai peggiore del male perché in pratica si limita alla sostituzione del potere di nomina dei direttori che passa dal Governatore al Commissario ad acta.

I cittadini calabresi sono stati illusi da un Consiglio dei Ministri che nulla di serio e concreto ha deliberato a favore della nostra terra. Se davvero il premier Conte e la ministra Grillo volevano affrontare con serietà la drammatica situazione della sanità calabrese, soffocata da anni di debiti e cattive gestioni, dovevano fare altro, prevedendo un massiccio investimento sul sistema sanitario calabrese per ridurre il gap con le altre regioni in termini di qualità dell’assistenza, numero di personale, modernizzazione degli ospedali, promozione della ricerca scientifica e della formazione dei giovani medici".


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