Sumai Calabria, riconoscimento da sentenza tribunale di Crotone

Sabato 24 Giugno 2017 19:16 di Redazione WebOggi.it

Il Sumai regionale Calabrese, convinto assertore dei diritti inalienabili degli associati si è schierato a favore di una collega specialista ambulatoriale veterinaria della provincia di Crotone che ha subito nell’esercizio della sua attività professionale tentativi di violenza che avevano provocato un grave turbamento in seguito ad un tentativo di aggressione. Il Sumai nella persona del segretario regionale dr. Enzo Priolo, attraverso la difesa del legale del Sindacato, l’avv. Fabio Colella, chiedeva al Tribunale di Crotone di essere ammesso alla assistenza e alla difesa con la costituzione di parte civile, in quanto, la condizione lavorativa della associata non deve essere segnata da episodi che possono intaccare la sua dignità.  La Corte ha preso in esame la richiesta ed ha legittimato il SUMAI a costituirsi parte civile tenendo conto dell’art. 9 dello Statuto che tra le altre finalità prefissate prevede” la tutela   dei diritti professionali e assume a tutti gli effetti presso tutte le autorità la difesa degli associati”. Il Sumai, dal Tribunale di Crotone, è stato individuato quale soggetto atto a difendere un proprio associato  che viene segnato da episodi che intaccano la dignità lavorativa della persona, nel processo penale. In seguito ad una sequenza di udienze, in data 20 Giugno 2017, il Tribunale di Crotone Presidente dott.ssa Abigail Mellace, giudici a latere dott.ssa Ersilia Palmieri e dott.ssa Laura Bontanini, ha pronunciato la sentenza di condanna dell’autore dei reati ascritti a danno dello specialista ambulatoriale ad un anno e nove mesi di reclusione e all’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio pubblico.     Inoltre, ha condannato al risarcimento del danno alla parte civile rappresentata dal SUMAI. Questa è la riprova, qualora ce ne fosse bisogno, che il SUMAI crede alla difesa dei principi della professione nel servizio della società ambendo ad una collettività più giusta, libera e dignitosa. E’ sufficiente avere coraggio. E ringrazia l’avv. Fabio Colella per aver portato vanti con dedizione la difesa del sindacato in questa sentenza unica in ITALIA per aver riconosciuto parte civile un sindacato e che ha difeso oltre che la persona offesa  un’intera categoria offesa da un reato, la violenza sessuale art. 609 bis C.P. , perpetrata ai danni di una lavoratrice all’interno del posto di lavoro . 


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