Sergio Costanzo su Demetrio Battaglia: "non è difficile riconoscere dietro la sua analisi politica la mano di un “pretendente al trono”

Lunedì 14 Gennaio 2019 13:39 di Redazione WebOggi.it

Un "pretendente al trono": c'è questo dietro l'analisi politica del consigliere Battaglia. A dirlo è il consigliere Sergio Costanzo, che divulga una nota a sua firma, che riportiamo integralmente. 

"Non finisce di stupirci il consigliere Demetrio Battaglia, passato alla storia di questa città per avere proposto il divieto di uso dello shampoo nelle docce degli stabilimenti balneari. 

Lo ricordiamo anche per il suo puntuale intervento in Consiglio comunale quando ha cercato di demolire, non sappiamo se su commissione di Abramo o Aiello, la candidatura a presidente della regione del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, del suo stesso partito, sulla base di presunti guai giudiziari. Una gaffe colossale poiché si è dimenticato dei due rinvii a giudizio del sindaco Abramo.

Oggi leggiamo una sua analisi politica dietro la quale non è difficile riconoscere la mano di un “pretendente al trono”, la cui unica ossessione è quella di attaccare il prof. Nicola Fiorita, percepito dalla città come l’unica speranza di mettere fine al deleterio ventennio abramiano.

La “saldatura” tra il gruppo consiliare di Abramo e il gruppo Catanzaro da Vivere conferma, anche con questo episodio, quella che non è più una semplice impressione, ma una certezza, cioè la precisa strategia di mettere in un angolo Forza Italia ufficiale rappresentata dal consigliere regionale Tallini, da tempo schieratosi a favore della candidatura Occhiuto. Giorno dopo giorno, Abramo e Polimeni lavorano per ridurre ogni spazio ai pretoriani “talliniani”, ridotti al ruolo di semplici comparse.

La nota del “pretendente al trono”, firmata dal consigliere Battaglia, non ci tocca e ci consente anzi di sottolineare alcuni aspetti politici.

Il più importante è l’esplicito riconoscimento che in città esiste una sola opposizione vera, rappresentata da “Fare per Catanzaro”, “Cambiavento” e dal consigliere Notarangelo. In attesa che il PD faccia chiarezza al suo interno e si decida di riacquistare un ruolo nel Consiglio comunale.

Il secondo aspetto riguarda la leadership delle opposizioni che da tempo abbiamo riconosciuto a Nicola Fiorita, considerandolo persona di grandi doti umane, culturali e professionali a cui oggi aggiunge un’ottima conoscenza della macchina amministrativa.
Nicola Fiorita è l’unico soggetto politico in grado di ridare dignità al Capoluogo di Regione, ruolo praticamente scomparso in questo ventennio abramiano.
Il “pretendente al trono”, nonostante la sua giovane età, rappresenterebbe solo la continuità di un governo cittadino fallimentare e basato solo sulla spartizione del potere.

La terza riflessione riguarda le nostre cosiddette “sconfitte” elettorali. Al consigliere esperto in shampi ricordiamo che solo accordi di potere hanno permesso ad Abramo di vincere al Comune e alla Provincia. Il sindaco uscente, ripudiato perfino da Forza Italia (che preferiva Wanda Ferro), si è gettato in ginocchio davanti al senatore Aiello che si è “accontentato” di appena tre assessori, della presidenza del Consiglio comunale, del Sovrintendente del teatro Politeama. Alla Provincia, gli “accorduni” sono certificati dalla composizione dello staff del presidente e dalle nomine dirigenziali, dove il gruppo Aiello ha ottenuto tre postazioni e dove figurano consiglieri eletti con le opposizioni.
Abramo doveva vincere di 15.000 voti, ha vinto solo per 400, nonostante la campagna acquisti.

Le nostre vittorie sono altre, poter camminare a testa alta tra i nostri concittadini, portare le loro istanze negli enti in cui li rappresentiamo, combattere il “sistema” di Abramo e soci che hanno ridotto a Cenerentola della Calabria il Capoluogo.
Noi non siamo in vendita e rispetteremo fino alla fine il mandato dei nostri elettori. Fatevene una ragione."


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