Nuova bufera in Regione - l'accusa dell'Anticorruzione è "Ostruzionismo"

Giovedì 18 Luglio 2019 18:15 di Redazione WebOggi.it

Una nuova bufera sta colpendo in questi giorni la Rgione Calabria nei suoi apparati burocratici. Gli uffici della Cittadella di Germaneto sono stati raggiunti il 10 luglio da una delibera da parte dell'Anac contenente un monitoraggio sull'operato della burocrazia decisamente a tinte fosche.

La delibera, voluta dal magistrato Raffaele Cantone e che porta la firma del presidente facente fuzioni Francesco Merloni, conclude una serie di indagini partite da una segnalazione riservata giunta all'Autorità nel dicembre 2018, dalle quali risulta un'"omessa attuazione della misura della rotazione ordinaria nell'anno 2018, per come programmata nel Piano per la trasparenza 2018-2020".

Diversi dipartimenti e dirigenti regionali, secondo il documento, sarebbero colpevoli di atti di ostruzionismo verso il responsabile dell'Anticorruzione. Risulta dal documento "l'accertamento di condotte di contrasto al responsabile trasparenza e anticorruzione (Rpct); dell'omessa collaborazione con il Rpct pro tempore nell'attività di monitoraggio dei procedimenti penali e disciplinari per condotte di natura corruttiva; dell'omessa attuazione della rotazione straordinaria, sia in relazione ai provvedimenti di rotazione che alle attività ad essa propedeutiche" e ancora "diversi dipartimenti hanno collaborato solo dopo ripetuti solleciti e, peraltro, in maniera parziale o insufficiente. Tra questi figura il Dipartimento “Organizzazione e Risorse Umane”, che ha condizionato notevolmente l’attività del RPCT a causa del ruolo centrale che riveste all’interno dell’Amministrazione e nelle attività del RPCT, in ragione delle materie di competenza e della funzione di supporto al RPCT attribuitagli dal Regolamento regionale n. 16/15 e all’interno del PTPCT 2018/2020 per l’attuazione delle misure di trasparenza e prevenzione della corruzione."

 

Come misura correttiva l'Anac propone di «valutare l'opportunità di avviare un procedimento disciplinare per violazione delle misure di prevenzione della corruzione previste nei piani triennali di prevenzione della corruzione e della trasparenza nei confronti dei dirigenti» e invita la Cittadella a fornire al manager anticorruzione «poteri di interlocuzione e controllo su tutta la struttura organizzativa» ed «evitare la delegittimazione» del suo ruolo.

La Regione ha 30 giorni per adeguarsi.

 


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