Amendola e Levato: "Nicola (II) Fiorita, autocrate di tutte le Russie, ora anche sindaco di Catanzaro per diritto divino"

Martedì 12 Febbraio 2019 16:30 di Redazione WebOggi.it

"L’auto-proclamazione di un sindaco ancora ci mancava. Sinceramente pensavamo non potesse mai accadere fino a quando non è arrivato Nicola Fiorita, autodefinitosi sindaco su Facebook, piattaforma sulla quale ha scelto di farci sapere che molto presto sarà lui a guidare il capoluogo."

Così si legge nella dichiarazione diramata dai consiglieri Andrea Amendola e Luigi Levato.

"C’è solo un problema di incompatibilità: Nicola (II) Fiorita, già Imperatore e autocrate di tutte le Russie, dovrà scegliere quali delle due cariche mantenere in quanto all’interno della Costituzione repubblicana il doppio incarico non è contemplato.

Battute a parte: l’infelice uscita di Fiorita è l’ennesima dimostrazione della boria e della presunzione del consigliere, al quale non interessa affatto cosa pensano, e come votano, i catanzaresi: non gli importa, sa già che diventerà primo cittadino, ritiene anche che succederà in tempi brevi, tanto della volontà degli elettori non sa cosa farsene. Lui diventerà sindaco per diritto divino o direttamente per bolla papale. In bocca al lupo, oseremmo dire, se non che i lupi al professore Fiorita nemmeno piacciono perché ha avuto l’attenzione di iniziare il suo post su Facebook sottolineando, come è solito fare, che era appena stato allo stadio a vedere i giallorossi: strizzare l’occhio ai tifosi, soprattutto ora che il Catanzaro sta andando forte, era il minimo. Fiorita va allo stadio: vuole che gli venga riconosciuto pubblicamente un merito anche in questo caso.

La mania di grandezza dell’imperatore - professore, auto-sindaco della città, lo manda in confusione: facendo finta di non rispondere commette l’ennesimo autogol. Abbiamo perso il conto di quanti ne abbia fatti, nonostante la sua sempre più sporadica presenza nei palazzi delle istituzioni, dopo che si è abbandonato armi e bagagli al movimento Fare per Catanzaro.

Il problema vero è che l’auto-sindaco non si accontenta di offrire un riconoscimento politico al capo della minoranza di una delle opposizioni, il capogruppo di Fare per Catanzaro, che della minoranza dell’opposizioni è il vero leader. A lui si rivolge riconoscendogli anche il ruolo di “avvocato difensore d’ufficio”. E sinceramente stavolta non capiamo perché abbia spogliato anche di questo ruolo l’ex sodale Bosco, che avvocato lo è per davvero.

Su questi punti ci piacerebbe sapere cosa ne pensa lo stesso Bosco, capogruppo di Cambiavento fino a prova contraria, o magari quella base elettorale che ha portato Fiorita entro e non oltre un irripetibile 23% dei consensi, che evidentemente gli è bastato per ritenersi primo cittadino.

 


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