Una complicanza post Covid potrebbe essere la Fibrosi Polmonare

Riportiamo integralmente una riflessione del Dott. Aristide Anfosso, dal suo profilo Facebook, sulle possibili conseguenze a lungo termine del Covid- 19:

Le conseguenze polmonari a lungo termine dei pazienti perlopiù anziani con forme severe che sopravvivono alla malattia da Coronavirus potrebbero essere rappresentate, in una discreta percentuale di casi, dalla Fibrosi Polmonare. La Fibrosi Polmonare rende i polmoni inadeguati a scambiare l’ossigeno con l’anidride carbonica provocando difficoltà respiratoria. Fra le possibili complicanze di questa patologia sono incluse l’insufficienza respiratoria, l’ipertensione polmonare secondaria, lo scompenso cardiaco destro e aumentato rischio di cancro ai polmoni. La fibrosi polmonare non è reversibile ma le terapie possono rallentare la progressione della malattia e ridurne i sintomi migliorando la qualità della vita.
La prevalenza della fibrosi post-COVID-19 emergerà nel tempo, ma i primi dati sui pazienti dimessi suggeriscono un alto tasso di anomalie fibrotiche dei polmoni.
Un’analisi di 108 pazienti COVID-19 gravi, guariti e dimessi, ha mostrato che il 47% di loro aveva un trasferimento di gas deficitario e il 25% aveva una capacità polmonare ridotta; la situazione era peggiore nei pazienti con malattia severa.
Gli effetti delle attuali terapie anti-interleuchine (IL-1 e IL-6) non sono note e potrebbero influire sulla fibrosi.
Trattandosi di una malattia completamente nuova, c’è preoccupazione che i pazienti anziani colpiti da COVID-19 sviluppino quindi delle severe sequele di malattia.
Dato il grande numero di contagiati da SARS-CoV-2, anche complicanze rare, per ora non note, potrebbero avere un forte impatto a livello di popolazione. In attesa di tempi migliori vale sempre il distanziamento sociale al fine di evitare il contagio. Meno movida più sicurezza. Approfittando del sole, del mare, dei monti e del vento vi ricordo che #Prevenireèmegliochecurare.

Dott. Aristide Anfosso