Tozzi: "L'uomo è il peggiore virus per il mondo"

Mercoledì 25 Marzo 2020 13:00 di Redazione WebOggi.it

"L'uomo è il virus peggiore per il mondo" Non sembra avere dubbi Mario Tozzi, geologo, divulgatore scientifico e saggista italiano.

Ospite per un intervista telefonica a Radio Deejay, Tozzi, partendo dalla natura che si sta riappropriando dei suoi spazi grazie all'assenza dell'uomo, spiega come la deforestazione e l'inquinamento siano stati i due motori principali della pandemia da Coronavirus.

Il Covid19, ormai è risaputo, è un virus di origine animale, che dai pipistrelli è mutato fino a diventare molto aggressivo per l'uomo.

Quello che forse è meno noto è che tutte le ultime pandemie, dall'Ebola alla Sars, sono state causate dai pipistrelli.

La ragione di questa trasmissione non è casuale. Infatti, spiega Tozzi, nel suo habitat naturale e selvaggio il pipistrello ha tutte le capacità genetiche di sconfiggere i virus, facendone terminare così il ciclo.

L'intervento dell'uomo nell'ecosistema, la deforestazione che avvicina pericolosamente le città al mondo selvaggio, fanno si che il sistema immunitario dei pipistrelli diventi molto più aggressivo e attraverso un' intensa salivazione questi contagino altri animali, detti serbatoio.

Nel caso del coronavirus il serbatoio è stato il pangolino. 

Questo mammifero formighiere squamoso, specie protetta, è commercializzato illegalmente nei mercati asiatici. Di nuovo, quindi, l'intervento umano dà una mano a completare il ciclo di mutazione del virus.

Anche l'inquinamento, secondo Tozzi, ha giocato un ruolo fondamentale di veicolo del Covid19, i numeri della Lombardia e di Hubei ne sono la prova.

"L'antivirus ideale sono le foreste", conclude il geologo, speriamo di non capirlo troppo tardi.

Qui per ascoltare l'intervista.

 

 

 


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