
PROGETTO NESSUNO ESCLUSO – ASD SPORT RING & AZIENDA TONNO CALLIPO
Giovedì 07 Novembre 2019 13:00 di Redazione WebOggi.it
Nella mattinata del 30 ottobre e del 6 novembre presso l’Azienda Callipo di Vibo Valentia si è svolta una tappa del progetto “Nessuno Escluso” ideato dalla Asd Sport Ring Catanzaro e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – ufficio per lo sport grazie alla collaborazione al Centro della Giustizia Minorile di Catanzaro e organizzazioni no-profit come Fondazione Ualsi, associazione Arte di Parte, e il supporto e assistenza tecnica di Cantieri di Imprese.
All’evento hanno partecipato diverse utenti del progetto accompagnati dal consulente per lo sport di pugilato Nicola Brutto, la Biologa Nutrizionista Germano Francesca, il Presidente della Asd Sport Ring Dottor Paolo Morace, il Presidente Nazionale di Vitambiente Avv. Pietro Marino , il Presidente di Fondazione Ualsi Don Alfonso Velonà , hanno partecipato per il Centro di Calabrese di Solidarietà la Dr.ssa Rosa Ficara responsabile del reinserimento sociale insieme al Dottor Francesco Piterà, responsabile del progetto gioco d' azzardo . La Dottoressa Mary Genicco dell' Azienda Callipo ha illustrato il sistema organizzativo aziendale, le tecniche di approvvigionamento, il sistema di gestione del magazzino la tracciabilità dei prodotti ed il sistema di gestione della qualità, in ottemperanza alle norme igienico –sanitarie tutti quanti hanno indossato camici e cuffiette prima di esser introdotti nei reparti, la Dr.ssa Genicco ha voluto focalizzare l' attenzione dei giovani partecipanti oltre alle diverse fasi di lavorazione del tonno, anche ai processi lavorativi e sociali abbinando una metodologia soggetto-mansione-ambiente di lavoro, al fine di promuovere contesti aziendali volti all’accoglienza delle persone svantaggiate e non solo, in applicazione di una RSI (Responsabilità Sociale di Impresa).Il progetto Nessuno Escluso ha voluto evidenziare con questa visita presso l’azienda Callipo, che l’ inclusione sociale delle persone non può trovare risposte sensate al di fuori di una logica concertata con diversi attori sociali, di rete, sia comunitaria che di sistema locale di welfare e di politica attiva del lavoro, più interessata alla sorte delle fasce deboli di popolazione di quanto fino ad oggi avvenuto, certamente con il contributo del privato sociale (associativo, cooperativo, di volontariato ) e soprattutto con uno sforzo aggiuntivo dei diversi attori istituzionali . Il Presidente Morace ha voluto sottolineare che la visita ha avuto anche una funzione di attenzione nei confronti delle persone che debbono essere accolte e almeno poter sperare in un futuro migliore, alternativo ai rischi di isolamento, marginalità, emarginazione. Sono funzioni complementari, queste, che vanno non solo mantenute, ma rafforzate per virtualizzare i rischi e ridurre il fenomeno, crescente, dello svantaggio, in particolare nei contesti urbani, anche come misura di politica preventiva a fenomeni di abbandono e di degrado che, come noto, non rimangono solo dimenticati ma riemergono, prima o poi, carsicamente, con l’aumento .