"Liberi di scegliere" , nel film con Preziosi la vera storia del giudice Di Bella che fa bene alla Calabria.

Domenica 20 Gennaio 2019 08:30 di Adriana Guzzi

"Che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli" diceva Wilde. E questa è tra le fondamentali delle regole, specialmente per chi di turismo ci vive.

E' innegabile che in una terra ricca di bellezze paesaggistiche, una delle fonti di sviluppo risieda nella visibilità che la Calabria ha a livello nazionale ed internazionale.

Ricordiamo tutti tristemente come fu nota ai più la bellissima perla delle alpi che, in modo nefasto, vide impennare le visite dopo la strage a Cogne.

Questa volta è il turno della splendida Reggio Calabria, ma è invece la speranza al centro di riprese che valorizzano la cittadina che guarda alla Sicilia sospirando con vista sull'Etna.

“Liberi di scegliere”, il film tv che racconta la storia di Marco Lo Bianco, giudice del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria  con il sogno di strappare i ragazzi alla ‘ndrangheta, andrà in onda su Rai 1 il prossimo martedì 22 gennaio in prima serata. Il film è diretto da Giacomo Campiotti con Alessandro Preziosi e Nicole Grimaudo, che prestano i loro volti molto amati a due personaggi che mostrano una città che ha fame di cambiamento.

E' evidente che la presenza di Preziosi e della troupe abbia creato quella concitazione e quel brusio di curiosità che spetta alle grandi produzioni ed agli attori più benvoluti dal pubblico. Allo stesso modo, fortunatamente, è tangibile che la visibilità sulla rete nazionale di una storia di coraggio dia a Reggio Calabria uno spolvero d'immagine dalle vicende per cui troppo spesso è citata.

Il presonaggio principale si ispira alla vita del giudice Roberto Di Bella, che dal 2012 porta avanti il suo progetto di allontanamento dei minori dalle famiglie mafiose. Un personaggio che, l'attore stesso, ha vissuto come esempio del vero cambiamento.

Un palcoscenico prestigioso quello di RAI UNO, su cui assieme alle bellezze "visibili" di una terra tra mare e monti incontaminati, sfila l'anima forse meno raccontata ma più profonda della Calabria più autentica : quella del riscatto.

"Questo personaggio mi ha fatto una certa invidia, avrei voluto essere come lui e so che non lo sarà mai" dichiara un Alessandro Preziosi rapito dalla tempra del giudice che investe sul futuro di Reggio Calabria partendo dalla radice, per ridare dignità, integrità e libertà di scelta.

Lo Bianco, giorno dopo giorno ha visto sedere nella stessa aula di tribunale i figli delle più importanti famiglie mafiose della provincia. E ha capito una cosa: la ‘ndrangheta non si sceglie, si eredita. Quando incontra Domenico, ultimo componente di una cosca di cui anni prima ha arrestato il fratello, decide che è arrivato il momento di dire basta.

Che se ne parli bene o male dicevamo, ma l'augurio è che queste storie di Calabria siano più forti di quelle che la violentano e che porti la curiosità di molti a volerla scoprire con i propri occhi.


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