LA PIAGA DELL’ANALFABETISMO EMOZIONALE. Le contromisure a scuola per un’educazione all’empatia.

Lunedì 06 Maggio 2019 22:00 di Redazione WebOggi.it

SI È CONCLUSO a Lamezia Terme presso I.C. Ardito Don Bosco ,con pieno successo, un corso di formazione per lo sviluppo dell’intelligenza emotiva .

  Per  contrastare il dilagare dell’analfabetismo emozionale considerato oggi una  piaga sociale ed una emergenza educativa, i  dirigenti scolastici delle scuole del 1° Ciclo di Lamezia Terme: I.C. Ardito Don Bosco, I.C. Manzoni, I,C. Borrello Fiorentino, I.C. Nicotera Costabile, I.C. Gatti hanno programmato azioni finalizzate  che si attualizzano con corsi di formazione e attività scolastiche applicative  . 

 Il primo corso di formazione si è svolto presso I.C. Ardito Don Bosco, in sei incontri pomeridiani e si è concluso il 2 maggio u.s.  con piena soddisfazione dei partecipanti .

 Al corso concepito come  laboratorio esperienziale di life skills (competenze di vita)   hanno preso parte, con assiduità, docenti  motivati ad acquisire competenze didattiche trasferibili in ambiente scolastico  per aumentare l’intelligenza emotiva  degli alunni,  le loro abilità empatiche e socio relazionali , la cui carenza è  oggi concausa di degeneranti attitudini alla risposta aggressiva  a scuola e nella società.

        La realizzazione del corso è stata affidata alla Dott.ssa Annamaria Bruni (psicologa e psicoterapeuta ASP CZ) ideatrice del modello già  sperimentato in Calabria negli anni 2017 e 2018 grazie ad un’intesa interistituzionale fortemente voluta dal Questore di Catanzaro, dalla Regione Calabria, Giunta regionale , Assessorato Istruzione e dal Dipartimento di prevenzione, dall’ Azienda Sanitaria Provinciale di CZ  e dall’ Ufficio Scolastico regionale .

 La docente del corso è stata coadiuvata dalle dottoresse Ilenia Perino e Ilaria Costanzo (psicologhe) facilitatori     dell’apprendimento e dalla dott.ssa Serena Paola Mazza (filosofa) osservatore per la valutazione del clima e delle dinamiche relazionali .

    Il livello di partecipazione attiva dei corsisti , tra cui il Preside Dott. Benincasa coordinatore del piano formativo,  è stato  un fattore di successo straordinario: ogni corsista si è messo in gioco cimentandosi  nelle attività , sperimentando ed esprimendo emozioni assopite, abbandonando timori ed esitazioni, accettando la sfida del cambiamento personale e professionale .

 Il clima umano caldo, emotivamente coinvolgente ma anche gioioso, ha caratterizzato ogni incontro e riacceso l’entusiasmo didattico, aumentato i livelli di autoefficacia educativa e  la  fiducia nell’applicabilità delle metodologie, così  come hanno espresso  docenti  con toni grati  e commossi , sorpresi dall’esperienza innovativa sentita appropriata e capace di prendersi cura di loro,  di   guidarli ed affiancarli nel loro disvelarsi umano e professionale. 

  Particolarmente apprezzate le tecniche di espressione psicomotoria delle emozioni, i giochi   per la gestione  della rabbia e delle altre  emozioni,  il metodo “ circle time” per la gestione del gruppo classe , le tecniche di ascolto attivo ed empatico, di comunicazione assertiva e la mindfulness , come esperienza  antistress e di consapevolezza di sé. Film, musica, poesie, metafore, favole hanno arricchito la metodologia per un apprendimento su tutti i canali sensoriali .  Oggi i corsisti sono pronti ad applicare ed usare ogni mezzo  didattico per l’educazione emotiva in classe.

    Se presteremo attenzione in modo più sistematico all’intelligenza emotiva potremo sperare in un futuro più sereno come ha confermato  l’esperienza formativa . Il corso viene divulgato nella  speranza di  generare più ampie motivazioni  per una scuola che promuove il  benessere .


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