
Antonino Zumbo al Museo Storico Militare “Brigata Catanzaro”
Giovedì 23 Novembre 2017 17:37 di Redazione WebOggi.it
Prosegue la fortunata programmazione di eventi culturali promossa dal Museo Storico Militare (MUSMI) di Catanzaro. Dal 25 novembre 2017 venticinque opere realizzate recentemente da Antonino Zumbo saranno a disposizione del pubblico negli spazi espositivi del MUSMI. Antonino Zumbo è un artista “concettuale” o “neoconcettuale”, tenendo presente come nelle sue proposte visive tale matrice ideologica si declini in originali rivisitazioni delle istanze spazialiste di Lucio Fontana. L’arte concettuale non è interessata fondamentalmente al mero risultato estetico, non orienta le sue scelte in funzione del raggiungimento della “bellezza” né mira a suscitare emozioni ma a stimolare la capacità di pensiero dello spettatore, giocando spesso sull’ambiguità semantica delle immagini e ponendo al centro delle riflessioni il significato, l’idea che esiste dietro l’opera stessa. Rolf Wederer nel suo testo alla mostra “Konzeption/Conception”, prima esposizione museale dedicata all’arte concettuale, inaugurata nell’ottobre del 1969 allo Stadtisches Museum di Leverkusen, scriveva che “la designazione di arte concettuale apre a forme artistiche che non possono essere giudicate e comprese sulla base di creazioni concrete e manifeste, ma che si basano –così come avviene per altri media- su procedure e processi. In altre parole, il cambiamento che questo termine introduce non riguarda solo la forma e il soggetto dell’arte, ma la stessa struttura”. Per cui alla luce della metodologia critica di Wederer secondo cui vanno giudicate le opere concettuali, è necessario volgere lo sguardo ai quadri di Zumbo cercando di disvelarne i procedimenti mentali che ne costituiscono la base. Zumbo è un artista fuori dagli schemi precostituiti, lontano dalla tradizione pittorica tradizionalmente intesa, che propone in chiave del tutto personale interpretazioni di Lucio Fontana, padre fondatore dello Spazialismo, e che guarda con vivo interesse in particolar modo al ciclo delle Attese dell’artista italo-argentino non per criticarlo o minimizzarlo ma per omaggiarlo rispettosamente attraverso il proprio stile. L’artista sarà presente la sera dell’inaugurazione.