
Si è spento Don Antonio Vasapollo, il ricordo della sua comunità
Lunedì 10 Luglio 2017 12:16 di Redazione WebOggi.it
È ritornato alla Casa del Padre domenica 9 luglio alle ore 20:10 Don Antonio Vasapollo e le esequie si svolgeranno lunedì 10 luglio ore 15:30 presso la Chiesa “Maria Immacolata” di Pontegrande
La comunità ricorda il suo parroco
"Da quando Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Armando Fares “ha avuto la bontà di chiamarlo a servirlo nella sua Chiesa attraverso l’esercizio del ministero sacerdotale”, don Antonio ha sorriso ogni giorno alla Vita che nasce e consacrato l'Amore perchè il suo cuore è di Dio e quindi di tutti i fratelli. Quando celebreva si trovava solo qualche gradino più in alto degli altri, ma lui toccava il cielo! E quando confessava era chiuso nel buio del suo confessionale, ma quanta luce nelle parole che diceva: "IO TI ASSOLVO". Il 29 giugno 1956 fu umile servo presso la Chiesa di S. Maria di Mezzogiorno dove rimase per due anni; 25 anni li trascorse a Gimigliano e poi giunto a Pontegrande nel 1983, su richiesta di Sua Eccellenza Mons. Cantisani, dove ha svolto la sua missione sacerdotale per 34 anni. Una vita trascorsa al servizio del prossimo, in particolare a fianco dei deboli e dei sofferenti, una testimonianza, la sua, difficile ed impegnativa e vissuta sempre a fianco ai suoi fratelli sia nei momenti gioiosi sia in quelli dolorosi. Al reverendissimo Don Antonio l'intera Comunità Pontegrandese rivolge un semplice GRAZIE!!! Una piccola e semplice parola in cui è racchiusa la nostra gratitudine che può essere spiegata soltanto se si fa uso della prosa perchè, il nostro, è un sentimento che parte dal cuore, che si lascia leggere nella sua profondità, che si lascia scrivere su un foglio perchè vuole restare per sempre, perchè vuole riempire uno spazio bianco, insignificante, trasformandolo in un qualcosa di indelebile che il tempo non potrà più cancellare. E tutto ciò è musica che parla al cuore con una tenerezza infinita, che soltanto essa può descriversi da sola, senza il rumore di tante parole, ma in un silenzio tutto suo che parte dall'intimità dell'animo ed arriva diretto al foglio, portando con sè tutte le cose più belle e preziose che esso può contenere. L'omaggio che la nostra Comunità vuole tributare al nostro caro Don Antoni, è difficile da spiegare a parole perchè ha un linguaggio che nel chiasso tace, ma che nel silenzio intimamente sa parlare. Per la Comunità Pontegrandese ha rappresentato il dono che Dio ha voluto seminare nel nostro cuore con la grazia di essere consapevoli che, nella vita, nulla succede per caso, ma tutto è prestabilito in un disegno che talvolta solo Lui conosce, che arriva alla sua completezza a secondo della disponibilità che ognuno di noi sa dare attraverso la sua vita, perchè quando un uomo è amore, il suo amore può farsi dono e Dio è nel vivo della Sua esistenza come un amico che si manifesta in ogni modo, perchè Dio Lo incontriamo sempre sulla nostra strada e non cessa mai di sorprenderci in ogni momento vissuto della nostra giornata, in ogni persona che incontriamo e, in ogni progetto buono, sa rivelarSi un buon amico che ci accompagna e che Si dona senza mai stancarSi. Per Pontegrande Don Antonio ha rappresentato quel progetto buono, quell'amico che ti prende sempre per mano, il buon pastore che attende l'ultima pecora del suo gregge, l'esempio del buon padre di famiglia. Paolo Coelho scrisse che le persone entrano nella nostra vita per una ragione, una stagione o per tutta la vita. Per alcuni di noi Pontegrandesi Don Antonio è stata la risposta ad un bisogno espresso, venuto per assisterci nei momenti di difficoltà, per dare consigli e supporto, per sostenerci emotivamente e spiritualmente, ha rappresentato un dono venuto dal cielo e la sua presenza è motivata a quel bisogno manifestato interiormente. Per altri è stato l’amico con il quale si sono condivisi momenti di vita quotidiana, si è cresciuti insieme alla sua presenza di buon pastore ed imparato con i suoi saggi consigli. Ci ha portato un’esperienza di pace, ci ha fatto anche semplicemente ridere e molte volte è stato motivo di gioia e di orgoglio. Ma Don Antonio non può essere quella persona che è entrata nella nostra vita solo per una ragione o per una stagione, a prescindere dalla condivisione della quotidianità, perché la sua figura sempre presente ed attenta, come letto da Marianna Placanica prima della conclusione della liturgia, in occasione del sessantesimo anniversario del suo sacerdozio, ci ha visto crescere in quanto, per molti di noi, l’incontro è avvenuto quando si era semplici bambini o adolescenti. Per cui Don Antonio ha visto il nostro cammino che ci ha condotti ad essere adulti, poi sposi e successivamente genitori. Don Antonio fa parte della nostra vita, è parte integrante di un quartiere che ha avuto l’onore di accogliere una personalità forte e carismatica, una di quelle persone che entrano di diritto nella storia perché in grado di insegnare lezioni che durano per tutta la vita, lezioni in grado di rappresentare tasselli importanti su cui edificare i nostri progetti ed il nostro agire al fine di ottenere solide fondamenta emotive. Accettare le sue lezioni è stato semplice, così come volergli bene e farlo diventare di diritto “uno di famiglia”, ma sarà dura accettare la sua assenza. Buon viaggio don Antonio".
La Comunità Pontegrandese