Il bar del Tribunale non è stato chiuso per volontà del gestore

Venerdì 07 Dicembre 2018 16:15 di Redazione WebOggi.it

La chiusura del Bar all’interno del palazzo di Giustizia di Catanzaro non è dipesa dal gestore, l’imprenditore Francesco Chirillo, ma dovuta esclusivamente alla naturale scadenza del contratto di locazione con richiesta preventiva da parte del Comune di Catanzaro, proprietario dell’immobile, di volerne rientrarne in possesso al fine di procedere a nuova gara.

Tale precisazione – scrive in una nota l’avvocato Danilo Sorrenti - si rende necessaria per fugare ogni dubbio in merito alle illazioni circolate in questi giorni in città, secondo le quali la chiusura di tale attività sarebbe riconducibile a difficoltà economiche del signor Chirillo. Nulla di più falso! Francesco Chirillo, infatti, oltre ad essere presidente di Confesercenti e presidente di Promocatanzaro (azienda speciale per la promozione dello sviluppo presso la Camera di Commercio di Catanzaro) è titolare di molteplici e floride attività economiche. Le aziende riconducibili a Chirillo sono in continua crescita e rappresentano una realtà imprenditoriale solida ed affidabile, tant’è che a breve grazie alla sua lungimiranza “sbarcherà” in Calabria uno dei più grossi marchi mondiali di abbigliamento. Ad ulteriore riprova dell’infondatezza delle voci circolate in questi giorni è opportuno anticipare che Chirillo parteciperà al nuovo bando che gli uffici comunali stanno predisponendo per l’affidamento del Bar del Tribunale di Catanzaro”, conclude l’avvocato.


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