I Bes alla luce della Pedagogia clinica

Mercoledì 15 Marzo 2017 18:18 di Redazione WebOggi.it

Dal (28/02/2017 ) presso, l’ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE - SERSALE (CZ) (Liceo Scientifico - IPSASR - IPSCEOA Botricello - IPSEOA Taverna) diretto dalla Dott.ssa Rosetta FALBO, il corso di formazione sul disagio scolastico e i  “B.E.S.” (Bisogni educativi speciali ) rivolto ai docenti e tenuto dalla Dott.ssa Liliana GUARNA, Pedagogista Clinico esperta nel settore. Il corso ha come tema centrale le difficoltà e i disturbi specifici dell’apprendimento ( BES ), che rappresentano oggi una problematica riconosciuta dallo stato (Legge 170 per il riconoscimento dei DSA e riconoscimento dei BES attraverso la C.M. n.8 marzo 2013), problematica che tutte le scuole si trovano ad affrontare, supportate dalle apposite linee guida a tema per tutti gli ordini e i gradi delle istituzioni scolastiche. Oggi le statistiche riconoscono un incremento di questi disturbi pari al 3% nell’ambito della popolazione scolastica, dato addirittura in aumento nell’arco di questi ultimi anni. Il ministero fornisce linee guida per l’attuazione di piani d’intervento inclusivi e per l’adozione di misure compensative e dispensative. Nell’ottica di un piano inclusivo e di un approccio specialistico per la risoluzione del disagio e per il supporto agli alunni, tale corso aggiunge la forza e la motivazione principe di questo percorso, che si sviluppa sulla base delle metodologie della Pedagogia Clinica, modalità di esperienze atte alla crescita olistica e globale dell’essere umano. L’importanza di organizzare interventi d’aiuto volti agli alunni con DSA e BES dell’Istituto Superiore , nasce dall’esigenza di riportare in primo piano un’educazione che possa essere uno stimolo alla  crescita, in particolare per quegli studenti che riportano difficoltà dell’apprendimento per svariati motivi. E, non da meno agli studenti con difficoltà di comportamento che sfociano poi in bullismo e Cyberbullismo, per i giovani che stanno crescendo a contatto con le nuove tecnologie, la distinzione tra vita online e vita offline è davvero minima. Le attività che i ragazzi svolgono online o attraverso i media tecnologici hanno quindi spesso conseguenze anche nella loro vita reale. Allo stesso modo, le vite online influenzano anche il modo di comportarsi dei ragazzi offline, e questo elemento ha diverse ricadute che devono essere prese in considerazione per comprendere a fondo il cyberbullismo. In primo piano si pone l’armonia con cui la persona vive i propri sentimenti, i propri bisogni, i propri impulsi e ogni distorsione e soffocamento della crescita psicologica, che ha minato la fiducia di base. Attraverso i metodi e gli strumenti della pedagogia clinica si  attuano interventi che partono dall’esperienza e dalla valorizzazione individuale, volti a far raggiungere e garantire alla persona equilibrio e fungere da stimolo per il superamento di inadeguatezze (difficoltà con il proprio sé corporeo e psichico, difficoltà emotivo-relazionali, difficoltà nella comunicazione e nell’iterazione sociale), e si sviluppano successivamente nell’esperienza di gruppo, in grado di offrire forme di aiuto  attraverso l’approccio socio-relazionale. Lo scopo fondamentale del corso è supportare i docenti e far loro acquisire competenze e strumenti per sostenere adeguatamente gli alunni che nel loro percorso scolastico hanno evidenziato svariate difficoltà e che pertanto, come da legislazione, vengono considerati alunni con Bisogni Educativi Speciali.


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