Consiglio dei Ministri a Reggio. Ecco perché diciamo no

Giovedì 18 Aprile 2019 18:15 di Redazione WebOggi.it

Abbiamo scelto di aderire a questa iniziativa spontanea di protesta contro la decisione del Governo Conte di tenere il Consiglio dei Ministri a Reggio Calabria perché la reputiamo una presa di posizione civile, sensata e opportuna. 

Civile perché lo facciamo senza alzare barricate e scatenare alcuna guerriglia urbana come in altri periodi storici, ahinoi, è avvenuto. 

Sensata perché non la consideriamo una manifestazione campanilistica ma piuttosto una forte presa di posizione per dire basta alla mancanza di rispetto istituzionale che ciclicamente subisce la città di Catanzaro. 

Opportuna perché fino a prova contraria Catanzaro è il Capoluogo della Regione Calabria ma fin dalla sua investitura, che tra l’altro ha ragioni storiche e non violenti moti, ha visto sminuito il suo ruolo di città guida dei calabresi. 

Speravamo che questo Governo si distinguesse dagli altri ma, alla luce dei fatti, ci eravamo illusi. Il Governo Conte ha peccato di inesperienza, è inciampato sulla classica buccia di banana, su uno sciocco modo di approcciarsi alle questioni meridionali e calabresi in particolare, andando incontro ad un clamoroso autogol. I catanzaresi, ne siamo certi, non perdoneranno questo ennesimo sgarbo istituzionale nei confronti di Catanzaro. Perché se è vero che il Consiglio dei Ministri arriva in Calabria per parlare della triste questione della sanità calabrese è pur vero che stride il modo e il luogo. 

Con una “violenza” inaudita ancora una volta i catanzaresi hanno visto calpestati sotto i piedi il loro senso di Stato e di democrazia. Ben venga il Consiglio dei Ministri in Calabria, era una conseguenza quasi logica dopo lo scandalo, l’ennesimo, arrivato da Reggio Calabria con lo scioglimento dell’Asp reggina a causa di un buco di bilancio spaventoso e dei legami tra i dipendenti e la Ndrangheta. Nulla di nuovo sotto il sole. Ma questo non può essere un elemento “premiante” per la città di Reggio a discapito di Catanzaro, tutt’altro! 

La mancanza di rispetto delle regole istituzionali da parte del Governo Conte lancia segnali non belli, anzi bruttissimi. Non aver tenuto conto del ruolo di Catanzaro, della sua baricentricità, del suo essere sede della “casa dei Calabresi” nonché di eccellenze sanitarie fa stridere i buoni propositi del ministro Grillo e del Premier Conte. 

Firmare un decreto per la Calabria e per lo più sulla sanità in un luogo che non è la città guida lascerà una macchia indelebile e, affinchè, questo non ricapiti più abbiamo deciso, insieme agli altri organi di informazione locale di dire “no” a questa prevaricazione del ruolo e delle prerogative di Catanzaro, Capoluogo della Regione Calabria.


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