Commemorazione della sciagura ferroviaria della Littorina avvenuta nel 1951 tra Pizzo e Vibo Marina

Venerdì 08 Novembre 2019 13:30 di Redazione WebOggi.it

Nell’Aula Magna dell’Istituto “A. Vespucci “ di Vibo Marina via Stazione,  sabato 16 novembre alle ore 17, in occasione del 69° anniversario, si terrà un incontro per ricordare l’incidente della Littorina accaduto nel 1951 tra Pizzo e Vibo Marina sul tratto ferroviario della  Mediterranea-FCL.

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare a quest’ evento significativo, organizzato dall’Istituto “Vespucci “, dalle Pro Loco di Vibo Marina e di Pizzo da tempo gemellate e impegnate nella costruzione dell’identità di un territorio comune.

La sciagura avvenne all’improvviso prima dell’alba del 17 novembre 1951 per il crollo del ponte “Ciliberto” proprio mentre transitava l’automotrice M1-36, chiamata in modo popolare anche “Emmina” o “Littorina”, che precipitò nel sottostante impervio vallone “Timpa Janca”. Tra i passeggeri, per lo più semplici pendolari, vi furono diversi feriti alcuni rimasti invadili per tutta la vita, e nove vittime che si vuol ricordare ed onorare: il carabiniere Giuseppe Carbone, le maestranze del Cementificio Francesco Mazzitelli, Michele Comito, Giuseppe Fresca e Francesco Mamone, Antonio Cicchello, gli insegnant Bernardo Vero e Giuseppe Francolino, la signora Clementina Gradìa.

Ricordi indelebili in  quanti hanno vissuto  quel periodo, ferite ancora aperte in tante famiglie e nell’intera Comunità, che si stavano appena riprendendo dal dopoguerra, da raccontare soprattutto  alle nuove generazioni; pagine importanti della nostra microstoria ancora utili per comprendere avvenimenti attuali, i danni vecchi e nuovi prodotti dall’indifferenza e dalla non curanza,  nella necessità di promuovere una cittadinanza attiva che contribuisca alla  tutela e valorizzazione del bene comune e della dignità della persona.

Per l’occasione verrà presentato il libro “I ponti non dovrebbero crollare mai”  ricco di foto d’epoca e documenti molto interessanti  ma anche  racconti sui viaggiatori  che ci fanno intravedere   “ la tenerezza di quel pezzetto di umanità in cammino, in una notte fredda, su un piccolo treno del Sud”.

Un momento anche per riflettere sui motivi del cedimento del ponte “Ciliberto”, l’unica struttura a venir meno lungo la linea Vibo Marina-Mileto, per soffermarsi sulla necessità di infrastrutture nuove e sicure, di un continuo controllo di quelle esistenti, di una manutenzione efficiente per  ogni opera pubblica, come dovrebbe averci insegnato il recente crollo del ponte “Morandi” di Genova;

Nel proporre ulteriori approfondimenti su quell’incidente magari nell’ambito di un lavoro universitario, è anche doveroso andare avanti e guardare alla tutela e valorizzazione del vecchio tracciato FCL, già oggetto di idee e progetti di nuovi modelli di viabilità. Un percorso di grande interesse naturalistico e paesaggistico soprattutto in alcuni tratti suggestivi tra Vibo Marina-Pizzo-Vibo Valentia che fendono il monte Castelluccio, la piccola cascata del Sambuco;  da mantenere pulito e decoroso quale pista ciclo-pedonale in parte già utilizzata, inserita magari  in un attraente “parco collinare Miramare” da cui ne trarrebbe beneficio tutta la città e la storia della sua Littorina.

(Foto d’epoca del 17/11/1951, Archivio di Stato Vibo Valentia ponte Ciliberto crollato e sullo sfondo il porto di Vibo Marina)


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